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Vip scelgono etichette toscane, umbre e piemontesi. Indagine Winenews: vini del Sud sono particolarmente apprezzati … I vip che scelgono il buon bere lo fanno in gran parte sotto il segno di Toscana, Umbria e Piemonte, ma le etichette del Sud sono nel cuore di molti personaggi famosi. Almeno secondo una serie di interviste realizzate dal sito specializzato Winenwes.it. Un amore per il calice, bianco o rosso che sia, che è trasversale: dalla musica, alla finanza, dalla politica allo sport. Tra i politici, Gianni Letta predilige il Barbaresco 2004 Gaja, il Brunello di Montalcino 2001 Castello Romitorio e il Morellino di Scansano 2005 Ghiaccioforte. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, sceglie il Barolo Riserva Monfortino 1999 Conterno, il Tenuta di Trinoro 2001 e il Sangiovese di Romagna superiore riserva avi 2001 di San Patrignano. E Ancora, Walter Veltroni, leader del Pd, sceglie il Rosso di Montefalco Caprai, il Brunello di Montalcino Castello Banfi ma anche delle etichette laziali.

Il mondo della finanza, come Carlo De Benedetti, dice Barbera di Vietti, il Ben Ryè di Donnafugata e il Barbaresco di Gaja. Alessandro Profumo, ad di Unicredit, opta per il Sagrantino di Montefalco 25 anni di Caprai, il Langhe rosso Eresia Bricco Giubellini e il Barolo Bricco Giubellini. Mentre per Sergio Marchionne, ad di Fiat, il tris ideale di vini è fatto da Brunello di Montalcino, Barbera d’Alba e le etichette del Bordeaux. E al Brunello, secondo quanto riporta il sito Winenews, guarda anche Richard Parsons, ad di Aol Time Warner, che non disdegna il Solaia 1997 Antinori e il Sassicaia 1998.

Tra gli attori, spicca la predilezione di Leonardo Pieraccioni per il Chianti classico 2003 Castello di Ama, il Bolgheri Sassicaia 2004 e il Baccano 2004 Belriguardo. Luca Zingaretti, tra i prediletti, nomina Barolo, Nobile di Montepulciano e, ovviamente, Nero d’Avola. Infine, per il pugliese Albano Carrisi, i tre vini del cuore sono il Vega Sicilia Unico, Porto Quinta do Vesuvio e Amarone della Valpolicella Don Luigi Verzè. Mentre il ciclista toscano Paolo Bettini non si farebbe mancare lo Ziro 2004 Felciatello, il Montescudaio rosso 2005 La Regola e il Bolgheri superiore Sapaio 2004, tutti vini maremmani.