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CON WOODY ALLEN IL VINO TRICOLORE TORNA PROTAGONISTA SUL GRANDE SCHERMO. DA FEUDI DI SAN GREGORIO A FERRARI, LA DEDICA DEL REGISTA NEWYORKESE ALLA CITTÀ ETERNA RINNOVA UN AMORE DI LUNGA DATA, DA “LE INVASIONI BARBARICHE” A “HEREAFTER”

Al suo quarto film girato in Europa, dopo una vita passata a New York, Woody Allen omaggia la Città Eterna con “to Rome with love”, una dichiarazione d’amore per la città in salsa ... wine & food. Tra banchetti, pic-nic e ristoranti, i veri protagonisti diventano anche i grandi marchi dell’Italia a tavola, dai vini di Feudi di San Gregorio, che Woody porta in dono ai futuri consuoceri, alle bollicine di Ferrari, con cui si brinda al cantante - becchino, uno dei tanti personaggi esilaranti del film, passando per altre cantine d’Italia come Nino negri (con lo Sfursat 5 Stelle) e il Prosecco di Carpenè Malvolti o marchi del food come la Pasta Garofalo, l’acqua San Benedetto, i salumi Beretta, la polpa Mutti ed il caffè Illy. Ma quello tra Hollywood e i nostri vini è un amore di lunga data, che va da “Hereafter” di Clint Eastwood: “... ci scalderemo con un buon bicchiere di Barbaresco: un fantastico vino del Piemonte, nel nord dell’Italia, fatto con uve nebbiolo. Bevetene un sorso, coraggio ... Salute!”, a “Le invasioni barbariche” di Denys Arcand, dove si brinda toscano, perché “cosa c’è di meglio per ricordare la bellezza dell’Italia di un Excelsus di Castello Banfi?”.

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