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Vinitaly 2013: alla fiera del vino di Verona si attendono più di 140 mila visitatori ... In vino veritas sed mox quoque pecunia: nel vino c’è la verità ma adesso anche il guadagno. Per tessere le lodi di questo antico nettare degli dei, oggi c’è un motivo in più: quello economico. Un incoraggiamento a continuare il proprio lavoro per le cantine che allestiranno i proprio stand nei quattro giorni di fiera, in occasione della 47esima edizione del Vinitaly di Verona, la più grande fiera di vini del mondo, al via il 7 aprile. Una città della gioia che si estenderà su quasi lOOmila metri quadrati, in 12 padiglioni con oltre 4mila espositori, di cui 128 esteri. Numeri da capogiro pure quelli dei visitatori: attesi più di 140mila amanti del buon vino, di cui quasi 5Omila provenienti da più di cento paesi nel mondo, oltre ai 2.500 giornalisti presenti a coprire l’evento.
Personalità di spicco, dal ministro dell’Agricoltura Mario Catania, al sindaco di Firenze Matteo Renzi, saranno presenti alla manifestazione enologica, nella quale il sindaco di Verona, Flavio Tosi, farà gli onori di casa. Una celebrazione dell’eccellenza italiana, che tra vino e olio di oliva, ha chiuso il 2012 con quasi 6 miliardi di euro di fatturato, dimostrando che il settore agroalimentare rappresenta un pilastro dell’economia e dell’export nel nostro paese. Nonostante i morsi della crisi, infatti, l’Istat riporta che l’esportazione del vino è aumentata del 6,5% rispetto all’anno precedente. A gradire particolarmente il nostro vino sembrano essere gli Stati Uniti, il Canada, la Germania e il Regno Unito, con un incremento nell’importazione tra il 6 e l’il per cento, mentre chi ha significativamente aumentato questo flusso sono la Cina (+ 15 per cento) e il Giappone (+ 28 per cento). Vento in poppa dunque per le 380mila imprese enologiche attive sul mercato italiano che sembrano essere le uniche disposte ad assumere. In particolare “La figura più ricercata al momento è il Wine export manager - spiega Andrea Picchioni di WineJob , agenzia del lavoro per il comparto vinicolo - Le caratteristiche? Una buona conoscenza del mondo del vino e una padronanza perfetta dell’inglese. Questo significa essere in grado di conversare: in questo settore gli affari si fanno soprattutto a tavola, in un’atmosfera conviviale”. “Il secondo requisito è la disponibilità a viaggiare: la presenza fisica - continua Pecchioni - è così importante che le grandi aziende ormai richiedono non solo di viaggiare, ma proprio di trasferirsi all’estero: si tratta dei Resident manager”. E lo stipendio di un Resident Manager arriva anche a 200mila dollari all’anno, non male per un periodo di crisi e recessione. Un altro profilo sempre più apprezzato è quello del Social Media Manager, un esperto della comunicazione onhine che sia in grado di destreggiarsi tra blog, Facebook, Twitter, Youtube, Pinterest, Instagram, Tumblr, e il mondo delle cantine virtuali, anche se per il momento sono solo le grandi aziende che investono in una sistematica e professionale presenza nel web 2.0. Secondo WineNews, uno dei siti di riferimento per gli amanti del vino, dei 27 maggiori produttori vinicoli italiani sondati, il 70 per cento ha assunto nuovo personale nel 2012 - in media sei dipendenti - con un incremento del 12 per cento sul 2011, e la tendenza sembra confermarsi per il 2013.

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