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Il Nuovo

Perfida Toscana, Berlusconi fugge via. La regione "rossa" non lo accoglie, tramonta l'acquisto di una villa a Montalcino. Tortoli (Fi): "Ha ricevuto messaggi mafiosi e gesti dell'ombrello". Il premier smorza: "Resto amico dei toscani" ... Silvio Berlusconi ha fatto pace con i toscani: "Non sono stati certo tre individui in vena di volgarità a farmi perdere la simpatia che nutro per la Toscana e per i toscani", smorza a tarda sera il premier. E lo fa con tanto di nota vergata da Palazzo Chigi che sconfessa il forzista Tortoli che in mattinata aveva raccontato ai giornalisti di un premier invece "scioccato dall'accoglienza di questa regione", bersaglio di insulti e contumelie di ogni tipo, tali da spingerlo a rinunciare all'acquisto di un bellissimo castello vicino Siena. La notizia, nei giorni scorsi, aveva provocato molta fibrillazione nel paese del famoso Brunello e molta attenzione da parte della stessa amministrazione di centrosinistra. Il Cavaliere ha scelto Montalcino come buen retiro , si scrisse. Come Blair, Sting e il principe Carlo che hanno fissato da tempo proprio nella campagna toscana la loro seconda dimora, anche il premier, da gran conoscitore di vino e cultore di gastronomia, era rimasto incantato da un simile paesaggio. E deciso, dopo Arcore e le ville in Costa Smeralda, a mettere su casa da queste parti. Sabato scorso era stato colto dall'obiettivo dei fotografi mentre usciva dalla rocca di Montalcino, prima di recarsi al castello di Velona, vicino alla celebre abbazia di Sant'Antimo. Secondo quanto fu detto allora, Berlusconi aveva deciso l'acquisto del castello accordandosi con l'anziano proprietario Luigi Piermartini. Poi però qualcosa è andato storto. "Questa cosa - frenò subito lo stesso Piermartini - non è vera e non ha alcun fondamento e non c'è niente di concreto”. Solo oggi però viene fuori il motivo della mancata vendita. Soldi? Macché. E' una questione di vicinato, spiega il sottosegretario Tortoli, che è stato colui che ha diffuso per anni il verbo di Forza Italia in Toscana. Berlusconi avrebbe infatti voluto "acquistare in Toscana un luogo d'incontro", ma - spiega Tortoli - "ha ricevuto solo frasi di mafiosi, gesti dell'ombrello..... Questo non è un Paese normale". Immediata la replica - e la difesa - del sindaco di Montalcino, Massimo Ferretti, diessino. "Ho molti dubbi sul fatto che sia stato un montalcinese a compiere un gesto di insulto all'indirizzo del premier". Nei giorni scorsi Ferretti ha telefonato ad Arcore e ha parlato con la segreteria del Cavaliere per esprimere solidarietà a Berlusconi. Quanto a Tortoli, solo una battuta: "Frasi di questo tipo mi sembrano semplice e pura strumentalizzazione, che non hanno bisogno di essere commentate perché sono un boomerang". (3 marzo 2003 - ORE 14:01, aggiornato ore 19:45)

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