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Il Venerdi Di Repubblica

La bottiglia: la Maison di Bruno Paillard ha solo 22 anni, nulla di viticoltura, ma esporta moltissimo ... In Champagne, molte delle Maison fondano il loro prestigio su una storia plurisecolare. Bruno Paillard ha 50 anni, la sua Maison solo 22, forse è la più giovane in assoluto, però esporta il 75% della produzione. Enfant prodige, per i tempi lunghi della vitivinicoltura. In realtà la famiglia Paillard ha lavorato la terra per generazioni e ha contemporaneamente svolto il ruolo di négociant. Bruno ha raccolto l’esperienza e creato il marchio. Compra quasi tutta l’uva da conferitori fidati, in più di 30 aree diverse. Propone esclusivamente Champagnes Brut (con un dosaggio di liqueur piuttosto ridotto). Ha un motto: firmo gli Champagnes rari.
Rari (e cari) sono soprattutto i millesimati; più facile trovare una delle tre cuvées speciali; Chardonnay Réserve Privée, Rosé Première Cuvée e Brut Première Cuvée. Tutti segnalano in controetichetta la data di sboccatura, utilissima per un consumo ideale. La Première Cuvée Brut è ottenuta dal classico assemblaggio champenois : Pinot nero, Meunier e Chardonnay di vendemme diverse. E’ frullato, ampio, elegante, di bella complessità aromatica, vinosa finezza e salda struttura.
A Milano da L’altro vino, a Roma da Costantini sui 28-32 euro.

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