02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Venerdi Di Repubblica

Un bianco che parla italiano, con accento francese… Un gran bel bianco, che parla italiano con delizioso accento francese. Si chiama Batàr dal 1995, ma alla prima usicsta nell’88 il suo nome era BatàrdPinot, e poi per un paio d’anni Batàrd. Fu Gino Veronelli a convincere il produttore, Pepito Castiglioni, a ribattezzarlo per non irritare i cugini francesi (che in Borgogna hanno diverse appellazioni con Batard legato a Montrachet), “già battuti sul campo, cioè nel bicchiere”. E oggi quei due staranno ridendo e brindando in un wine bar tra le nuvole. Sebastiano Castiglioni prosegue l’opera paterna. La sua azienda, Querciabella, propone a ogni vendemmia bottiglie di indiscutibile classe. Camartina, Querciabella, Palafreno sono nel gruppo di testa dei grandi rossi italiani, e continua a brillare il Batàr. E’ composto da Chardonnay (65%), e Pinot bianco, con le uve vinificate separatamente. Già il colore affascina. Luce calda, dorata e bouquet che via via evidenzia frutti, anche esotici, burro, spezie gentili, note tostate e balsamiche, miele. Una complessità armonizzata che si ritrova nel gusto, fresco e meditato, carezza minerale e carattere, grazia e sapidità. Consigliamo di aspettare cinque anni: ma chi ci riesce? A Milano da Ronchi e a Firenze da Bonatti, sui 36 euro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024