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Il Venerdi Di Repubblica

La tenuta del marchese salvata con la Bonarda ... Se scrivessimo un limerick, l’inizio e il finale ruoterebbero su “gagliarda/Bonarda/Isimbarda”. In effetti, quest’azienda agricola dell’Oltrepò pavese propone una Bonarda di notevole struttura, ma anche molti altri vini degni di nota, dai quasi 40 ettari coltivati tra Santa Giuletta e Mornico Losana. Un tempo, e per secoli, di proprietà dei marchesi Isimbardi, la tenuta è stata acquistata nel 1991 dalla famiglia Meroni, milanese. Occorreva una ristrutturazione totale, dalla campagna (dopo anni di abbandono ci pascolavano le pecore) alla cantina. Oggi l’azienda è tra le più ammirate della Doc Oltrepò. Tra i fiori all’occhiello, curati dall’enologo (con due lauree) Daniele Zangelmi, il raffinato Riesling renano Vigna Martina, il Pinot nero Vigna del Cardinale e questo poderoso Montezavo, un rosso Riserva ottenuto da uve Barbera (70%) e da una manciata di varietà autoctone (Croatina, Uva rara, Vespolina, Moradella), da viti di età sui 30 anni, vendemmiate a inizio ottobre. Lungo affinamento in barrique, poi in acciaio, quindi in vetro. Ecco l’annata 2001: scuro scuro il colore, accattivante il bouquet, con note di violetta, frutti neri, spezie (vaniglia, cannella e pepe) e sapore caldo e deciso, di notevole personalità.
A Carate Brianza (Monza) da Cattaneo, a Como all’Angolo divino, sui 18 euro.

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