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Il Venerdi Di Repubblica

La bottiglia. Nella vigna restaurata una nascita Nobile… Prima era restauratore, Franco Fiorini. Poi con il fratello Fabio, architetto, ha pensato che Godiolo, la tenuta di famiglia, aveva bisogno di interventi conservativi: sia le costruzioni rurali, sia il vigneto. Impiantato negli anni 60 sui pendii sud di Montepulciano, a 400 metri di altitudine, esposizione e terreno ideale per il Prugnolo gentile. Così Franco è diventato anche restauratore di vigna e produttore di Nobile di Montepulciano. “Tradizionale” precisa. Il padre ne faceva un poco, ma il grosso delle uve veniva venduto. Filare dopo filare (e le pendenze sono anche del 40 per cento) le viti sono tornate in salute (60 quintali per ettaro). Oggi l’intervento è quasi concluso, ma è ancora in corso la selezione che perpetuerà la migliore stirpe del podere. Spieghiamo questo “tradizionale” nel Nobile di Fiorini. Prodotto da Prugnolo, più 10 per cento di Canaiolo, fermentato con macerazione in inox 15 giorni, malolattica ancora in acciaio, poi 15 mesi in legno. Non barrique: tonneaux da 400 litri. Questo 2003 (ma si trova ancora il 2001) ha grande piacevolezza di beva. Profuma di fiori, frutti rossi, e in bocca è ricco, appaga con finezza e armonia. Dura in persistenza e nel tempo. A Firenze-Certosa alla Vinoteca del Chianti, a Roma da Dolce Vino, sui 15 euro.

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