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Il Venerdi Di Repubblica

In Maremma, i vini della Marietta sono meglio di una terapia ... Per studi e mestiere Daniela Minetti è psicoterapeuta. Ora produce due etichette eccellenti, dedicate a mamma e papà... Due sono i vini del podere Mandortaie di Scansano, e a noi sono piaciuti tanto tutti e due. Anche chi li fa, Daniela Minetti, è una bella persona limpida, volitiva, serena, con il cuore grande. Sa qual è il valore dei sogni, degli ideali e anche dei dolori. Per studi, vocazione, mestiere è psicoterapeuta, ma ha praticato mille interessi (persino il teatro, con Dario Fo). Mamma toscana, papà bergamasco, è approdata in Maremma «per trovare la terra, sorgente di rinascita, fonte di energia, abbraccio accogliente». Vista una collina e subito comprata, immaginandola coperta di vigne. In pochi anni la manciata di ettari è a frutto. Sangiovese in gran parte, e Cabernet Sauvignon e Merlot.
Daniela ha scelto bene la mano enologica (Roberto Cipresso) e poi ha dedicato alla mamma il Sangiovese in purezza: Vigna Marietta, di tonica solarità. Questo Campocecco è intitolato invece a papà Francesco, «che era forte, burbero e buono». Qui con il Sangiovese c’è un 30 per cento di Cabernet Sauvignon. Il vino è profondo, quasi cupo, già dal colore e anche i profumi sono scuri (frutti al minerale, cioccolato fondente alle spezie). Gusto sicuro, di magnifica personalità. A Ponte San Pietro (Bergamo) all’enoteca Al ponte, a Roma al bar bottiglieria Pasquino, sui 25 euro.

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