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Il Venerdi Di Repubblica

Fare un vino che merita il fiocco rosso? Servono “Treanni” ... Una tecnica finora mai stata in Italia per ottenere un prodotto che si ispira agli champagne non millesimati... Fiocco rosso per il nuovo vino dell’azienda Vistorta, del conte Brandino Brandolini d’Adda, laureato in agraria negli Usa, presidente di Chateau Greysac, consulenti enologici George Pauli, Samuel Tinon e Alec Ongaro. Il vino si chiama Treanni, è un assemblaggio di tre vitigni (Merlot, Refosco, Cabernet Franc) e di tre vendemmie successive. Imbottigliato nel 2006, è quindi l’unione del vino dell’annata, del vino di un anno affinato in barrique non nuova e del vino di due anni maturato in botte da 30 ettolitri. È una filosofia inedita in Italia (dichiaratamente, almeno).
Così la spiega il produttore: “L’idea è quella degli champagne non millesimati. Si riassume in una bottiglia la freschezza, la succosità del vino nuovo, la decisa eleganza della maturazione, la felice compiutezza dell’amalgama”. Come ben sanno i maestri di cantina, un’alchimia difficile e affascinante che negli anni porta a riconoscere la stile della Casa. Questo Treanni punta su armonia, pulizia dì profumi e sapore, piacevolezza di beva. È un bicchiere da bis (come la più nota etichetta aziendale, il Merlot). A Monza da Meregalli, a Venezia da Naranzarìa, tra i 12 e 14 euro.

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