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Il Venerdi Di Repubblica

Certe uve fanno le difficili, ma poi diventano Dives ... Da Anagni, il rosso dei coniugi Giuliani ricavato da una varietà di vitigni “scorbutici”. Che, alla fine, s’arrendono... Come una seconda vita, per Marcella Giuliani, produrre vino. La prima vita dedicata a marito, figli e insegnamento. In città. Ora c’è la campagna, con la vigna e gli olivi. Della proprietà di famiglia, ad Anagni, si occupava papà Vincenzo. Azienda di vecchio stampo, ex latifondo, comprata dai bisnonni nel 1870. Il vino era venduto agli amici, sfuso. Solo qualche anno fa, Marcella e il marito Tommaso (una carriera in banca) decidono di occuparsi della tenuta. Riorganizzano vigneto (circa dieci ettari) e cantina; scelgono un consulente (Riccardo Cotarella).
Nel 2002, prima edizione del Dives e primi elogi. “Ma il complimento più bello resta quello di mio padre: averlo saputo, l’azienda te la davo prima”. Secondo tradizione, la varietà locale è il Cesanese d’Affile: “Uva difficile da trattare, con tannini scorbutici, vuole caldo ed escursione termica notevole, pioggia superficiale, non profonda. Ma dà ottimi risultati”. Ecco il 2004, ma si possono trovare le due annate precedenti (anche se il mercato tedesco ne è molto goloso). Colore vivido, giovanile, naso complesso e ampio, con spezie e frutti neri e rossi.
Gusto avvolgente, saporito, caldo. A Roma, all’Enoteca Regionale e da Trimani, sui 17-19 euro.

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