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Il Venerdi Di Repubblica

All’Elba un meraviglioso Passito che viene dal passato ... L’aleatico, una volta diffuso, ora è raro. E raro è l’equilibrio di questo rosso prodotto sull’isola... Aleatico dell’Elba, illustre sconosciuto per chi non frequenta l’isola. Ormai è un vino raro: a fine 800 il vigneto elbano era di 5 mila ettari, oggi sui 250, e di Aleatico 20. Peccato, diciamo assaggiando questo Alea Ludendo, un Passito rosso di meraviglioso equilibrio alcol- zuccheri-acidità.
Lo fa Piermario Meletti Cavallari, carriera da rossista in quel di Castagneto Carducci. “Ma avevo anche duecento piante di Aleatico e, affascinato dai vini di Carlo Hauner alle Eolie, facevo il Passito per casa”. Non per casa e non per caso ha scelto di farlo pure all’Elba, con 10 ettari di vigna nel cuore di una grande azienda agrituristica, una tenuta un tempo di proprietà del conte Tobler, quello del cioccolato. L’appassimento delle uve si svolge in stile mediterraneo, al sole. La macerazione è breve, per non estrarre tannini in eccesso. Il bouquet alterna ricordi di rosa, macchia mediterranea, piccoli frutti, confetture. Il gusto è dolce, non monocorde ma complesso e fragrante, di personalità e adorabile finezza. A Bergamo da Vini e Spiriti, a Bolgheri (Livorno) da Tognoni, sui 30 euro la mezza bottiglia.

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