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Il Venerdi Di Repubblica

Un rosso che è un vulcano. E fa scoppiare l’applauso ... Tre vino per altrettanti vitigni da Premio. Merito di un francese che sull’etna h trovato il terroir ideale... Almeno 300 etichette italiane hanno fortuna negli Usa grazie a lui, Marc de Grazia. Selezionatore e importatore, spesso talent scout: molti vignaioli non imbottigliavano, prima del suo imprimatur. Nome italiano, nato Waschington D.C., laureato in lettere antiche, una passionaccia per il mondo del vino.
Tanto che, dopo una ventina d’anni come négociant, ha chiuso il cerchio diventando anche produttore col fratello Sebastian. Fulminato da un assaggio di vino contadino, sull’Etna, ha intuito che quel terroir (vulcano, clima, vitigno) poteva essere l’ostrica di un grande vino.
Nel 2006 compra le prime vigne. Sono, in gran parte, di Nerello mascalese. Dopo due vendemmie sperimentali, la presentazione al mercato. Da standing ovation. Tre le etichette di rosso, perché tre sono i vigneti. In tre sul primo gradino del podio, sarebbe più giusto. Noi abbiamo scelto il Guardiola, Fascino nitido di piccoli frutti maturi, dolci note vegetali, sapore di ampia finezza e carnosa armonia. A Firenze alla Vinoteca del Chianti, a Taormina (Catania) alla Cantina del sole, sui 32 euro.

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