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Il Venerdi’ Di Repubblica

Quando ad aver bevuto troppo è il legislatore ... Il legislatore italiano ha ( per lo più) buone intenzioni, ma è un po’ nevrotico. Il lunedì mattina legge (come tutti noi) il giornale, scopre che qualche ubriaco alla guida di un’automobile ha fatto strage, e perde la calma; lancia fulmini e saette contro gli ubriachi, detta nuove regole, riduce la misura di alcol consentita a chi guida, minaccia il sequestro della patente, il sequestro dell’automobile, non so che altro.
I giornali, tutti contenti, scrivono il giorno dopo: tolleranza zero (o quasi). Sono contenti anche i lettori, perché gli ubriachi al volante fanno paura. Dopo di che il legislatore pensa ad altro: ha fatto il suo dovere.
Ma siamo sicuri che lo abbia fatto bene? Ho qualche dubbio. Se si riduce di mezzo bicchiere di vino la quantità di alcol consentita a chi guida, si prende di mira l’infinito numero di persone che adoperano l’automobile nei giorni feriali, per lavoro, o alla fine della settimana, per la gita con la famiglia. Ma non sono questi gli individui pericolosi. Queste persone non si ubriacano, tanto meno si mettono al volante in stato di ubriachezza. Pericolosi sono gli individui che si ubriacano davvero, e magari mescolano l’alcol con la cocaina. Con questi, un decilitro di alcol più o meno lascia il tempo che trova.
Il flagello del guidatore ubriaco si combatte in altro modo: con la frequenza dei controlli, nei luoghi giusti, al momento giusto. Le regole sono necessarie, bisogna stabilire un limite massimo di alcol consentito a chi guida. È poi bene che si diffondano, con opera di convinzione, le buone abitudini: quando amici o parenti vanno a una festa sulla stessa automobile, è auspicabile che unodi loro sia più morigerato per guidare al ritorno. Senso di responsabilità, discrezione dovrebbero essere alla base della convivenza. Ma è bene che sia discreto anche il legislatore.
L’Italia è infestata da leggi severissime che poi, proprio perché sono troppo severe, nessuno applica. Auspichiamo invece norme ragionevoli, controlli frequenti. Ed è importante che i tutori dell’ordine usino il buon senso. Già lo usano, a quel che so: se il legislatore nevrotico esagera, agenti e vigili sanno distinguere fra automobilisti pericolosi e automobilisti innocui. Come quei policemen inglesi, lo raccontavo di recente, che qualche volta dicono a un automobilista che ha bevuto un bicchiere di più: “Vada a prendere un caffè e si riposi mezz’ora”.

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