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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Un ospedale in Congo? A costruirlo ci pensa un vino... L’Iselis, prodotto in Sardegna dalla famiglia Argiolas, aiuta un progetto umanitario in Africa... Bella famiglia, gli Argiolas: da nonno Antonio, morto ultracentenario, che iniziò l’attività nel 1938, ai gemelli Giuseppe e Franco, a Valentina, al nipote Antonio. Potrebbero riposare sugli allori (la grandezza del Turriga è riconosciuta nei cinque continenti), ma guardano sempre al futuro. Dei loro 230 ettari gli ultimi sono stati impiantati a Nasco e Monica, due vitigni autoctoni. Da qui nasce il progetto Iselis (www.progettoiselis.it), enoico e umanitario, perché attraverso l’onlus Africadegna supporta la creazione di un centro ospedaliero in Congo. L’Iselis bianco, da uve Nasco generalmente utilizzate per produrre vini da dessert, è vinificato in versione secca. Una novità che porta a scoprire le potenzialità del Nasco. Paglierino chiaro e brillante nel calice, al naso è pimpante, aromatico, ben modulato, con note esotiche di fiori e frutti estivi. Al palato è secco, setoso, fragrante, ricco di sfaccettature, di lunghissima persistenza. A Cagliari all’Antica enoteca cagliaritana, a Roma da Achilli al Parlamento sui 13-14 euro.

Bianco Iselis 2009

Argiolas

Serdiana (Cagliari).

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