02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il VenerdÌ Di Repubblica

L’oasi del vino in laguna che piace agli americani ... L’“Huffington Post” ha inserito Venissa (sull’isola veneziana di mazzorbo) tra le dieci mete turistiche mondiali da non perdere. Grazie all’antica vigna murata dove è stata recuperata la Dorona, un’uva dell’epoca dei Dogi... Piace anche Oltreoceano il vino dei Dogi prodotto dall’antica uva d’Oro di Venezia, la Dorona. L’“Huffington Post”, tra i siti d’informazione statunitensi più seguiti a livello internazionale, ha inserito tra i dieci migliori luoghi da visitare al mondo la storica vigna murata di Venissa, una tenuta di proprietà del Comune di Venezia sull’isola di Mazzorbo, collegata con un ponte a Burano. I motivi? Un ristorante dove “l’ambientazione è piacevole in un vigneto di fine Ottocento, le pietanze sono sublimi, con una vera anima locale”, scrive Ondine Cohane in “Best Travel Finds of 2010”. Gran parte del merito va a Gianluca Bisol, direttore generale dell’azienda agricola Bisol e principale fautore del recupero di Venissa, in un connubio vincente tra privato e il Comune di Venezia, il Parco della Laguna, la Regione Veneto e Veneto Agricoltura. “Io e la mia famiglia” dice Bisol “forti di secoli di tradizione nel Prosecco e sul Cartizze, abbiamo voluto recuperare l’antico vigneto che circonda il campanile trecentesco della tenuta, piantando la Dorona, un vitigno autoctono del XV secolo a bacca bianca, che rischiava di andare perduto”. Entro il 2012 verranno prodotte 4.880 bottiglie di Venissa, il prezioso “vino di Venezia” che svela al naso sofficissime fragranze di spezie mediterranee. “Il nostro vino” continua Bisol “vuole essere anche un omaggio alla storia e alla cultura del nostro territorio, da sempre legate a Valdobbiadene, il luogo in cui i nobili veneziani amavamo rilassarsi e trascorrere le loro vacanze”. A Venissa, nel cuore della parte Nord della Laguna, è ancora vivo il fascino naturale e primitivo della prima Venezia. E sono proprio questi elementi che hanno colpito il blog americano, insieme alla gastronomia. Nel cuore dell’isolotto c’è, infatti, il Ristorante Venissa, a chilometro zero, gestito dalla chef bellunese Paola Budel, formatasi alla scuola di Gualtiero Marchesi e di Michel Roux. Da una parte guarda al vigneto, dall’altra alla Laguna. Non mancano orti dedicati alla coltivazione di specialità tutte veneziane, una peschiera con tipici pesci lagunari (cefali, anguille e moeche) e sei eleganti camere. Ma l’interesse della stampa mondiale non si ferma all’“Huffington Post”. Anche “How To Spend It”, il mensile dedicato al lusso e allo stile di vita, allegato al quotidiano economico britannico “Financial Times”, ha, di recente, definito Venissa come la “creazione di un’oasi di ospitalità di grande attrattiva e originalità”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024