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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Se l’enologo entra in società con la terra... Quando si dice l’intuito: nel 1997 l’enologo Domenico D’Angelo è in Belgio per un “wine tasting”. Presenta il suo Montepulciano e cerca un degno partner per l’uvaggio. Di fianco ha un produttore provenzale, col suo Syrah. Mescolano i due vini nello stesso bicchiere. Folgorazione, da cui nasce Vespro (che meriterà il Sole di Veronelli). E anche azzardo, perché allora nelle Marche di Syrah si sapeva poco o nulla. Proseguendo su quella strada con la compagna Cristina Fausti, ecco nel 2007 un Syrah in purezza, da vigneti a coltivazione biologica certificata. Dice Domenico: “Per me fare vino è come entrare in società con la terra, le piante, gli animali. Se l’uomo crede di essere più importante e sfrutta gli altri soci, la pagherà cara”. Il vino è dedicato a un amico scomparso, Domenico Alessi, maestro di fuochi d’artificio. Colpisce già il colore, profondo e intenso come il bouquet, che offre la dolcezza di piccoli frutti neri, la pepata aromaticità delle spezie, il fresco di refoli silvestri. Al palato, frutto, forza, equilibrio, struttura. Gran bel bicchiere. A Fermo da Mosto Antico, a Piediripa di Macerata all’enoteca Oril, sui 20 euro.

Per Domenico

2007

Fausti

Fermo

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