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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Verdicchio: da Matelica con grinta... Verdicchio di Iesi, targato Ancona, o Verdicchio di Matelica, targato Macerata? Sono figli dello stesso vitigno, ma crescono all’ombra di campanili diversi. La discussione per noi si spegne subito: purché sia buono. Certo, le differenze ci sono: di suolo, di clima o microclima, di tradizione, ma lavorare bene non dipende dalla targa. Oggi parliamo di un Verdicchio di Matelica, il Vertis di Borgo Paglianetto, azienda costituita nel 2008 con la fusione di due cantine di lunga storia, Terra Vignata e Del Carmine. “Ci siamo uniti per essere più competitivi. Avevamo gli stessi obiettivi e la stessa filosofia di produzione, siamo in conversione verso il biologico, facciamo vini con precisa identità territoriale” dice Mario Basilissi. Nei venti ettari vitati, soprattutto Verdicchio (tre le etichette) ma anche Montepulciano, Sangiovese, Merlot. Il Vertis, vinificato in inox, ha colore brillante, è fine e fragrante al naso (fiori, frutti estivi, erbe aromatiche tra cui il finocchietto selvatico). Sapore morbido e grintoso insieme. A Milano da Epicure, a Senigallia (Ancona) all’enoteca La Fenice tra i 10 e i 13 euro.

Verdicchio Vertis

2009

Borgo Paglianetto

Matelica (Macerata).

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