Il Venerdi Di Repubblica

Cirnesco Rosso, ovvero l’Etna da bere ... Docente di ingegneria all’università di Palermo, Nino Bevilacqua ha sempre avuto una passione per il vino. Qualche anno fa ha trovato la vigna che cercava erba comprata. Nella sua Sicilia, sull’Etna, un mosaico d’piccoli appezzamenti terrazzati, tra i 700 e i 900 metri di quota. Viti vecchie anche di 70-90 anni, ad alberello, da restaurare o da reimpiantare. Dopo la “messa a punto” concordata con il winemaker Riccardo Cotarella (“con noi fin dal primo giorno”) il vigneto è composto in larga parte da Nerello Mascalese e, udite, da Pinot nero e Chardonnay. Per ottenere uno spumante metodo classìco Rosé e una Cuvée Brut. L’assaggio di bollicine siciliane sorprende, spiazza. Ma è il Nerello il biglietto da visita dell’Etna, vino del fuoco che nasce in montagna, grandi escursioni termiche e grande energia del terreno. Ecco il Cirneco, un rosso dl carattere. Lo esprime attraverso un bouquet ricco dl sensazioni floreali, fruttate, minerali e un sorso voluminoso e materico, di piacevole complessità e autorevolezza. A Palermo da Vino Veritas a 21 euro, a Linguaglossa (Catania) da Il vino della rosa a 29 euro.