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Il Venerdi Di Repubblica

L’ultimo nato si fa largo nel castello … Luogo dl grande suggestione, Castello Monaci, a una trentina di chilometri da Lecce. Il complesso risale alla prima meta del ‘500, la fortificazione proteggeva i monaci Basiliani I castellani (Vitantonio Seracca Guerrieri e la moglie Lina) hanno un orizzonte di vigne: 150 ettari. La maggior parte con vitigni tradizionali (Negroamaro, Malvasia, Primitivo), ma gli spazi consentono divagazioni alloctone. Se il Salice Salentino riserva è dedicato ad Aiace Telamonio e il rosato s’ispira a Eos (la dea dalle rosee dita, secondo Omero), Il fiore all’occhiello dell’azienda, Artas, richiama un principe messapico. Nel qualificato ventaglio di produzione abbiamo scelto l’ultimo nato, il Fiano. Prima vendemmia nel 2010, grappoli raccolti nelle ore più fresche della notte. Dopo quindici giorni in acciaio il vino resta ad affinarsi sui lieviti arricchendo le note minerali. Acante è un bianco seducente nella paglierina limpidezza e nella grazia del bouquet: fiori bianchi, frutti (netto l’ananas), con una piacevole chiusura di nocciola tostata. A Roma all’enoteca Elia, a Bari da Vinarius, sugli 8-9 euro.

Acante 2010 Castello Monaci Salice Salentino (Lecce)

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