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Il Venerdi Di Repubblica

Un somarello è il primo della classe ... A noi il Susumaniello, o Sussumaniello, o Zingariello, o Somarello nero sta simpatico. Da solo o, come accade più spesso, in compagnia. Era molto usato come equilibratore del Negramaro poi, per le sue caratteristiche, non ultima la maturazione più lenta, era stato quasi dimenticato. Ne in tutto il Brindisino c’erano solo 76 ettari coltivati a Sussumaniello. Non si sa quando questo vitigno, di probabili origini dalmate, sia arrivato in Puglia. Lo chiamano Somarello perché la vite, da giovane, si carica dl grappoli come un asino. Poi quest’abbondanza cala via via, dopo i dieci anni d’età. La Tenuta Partemio (enologo Giovanni Dimastrogiovanni, consulenza di Marco Bernabei) lo propone in purezza e in questo blend, il Foglio 32 (dalla pagina del mappale): Negramaro 50 per cento, Susumaniello 30, Primitivo 20. Vinificato in acciaio, passa un anno in barrique di rovere e sei mesi in bottiglia prima di arrivare sul mercato. Ha profumi di macchia mediterranea e frutti scuri (mora, amarena) ma anche dl spezie e tabacco. Al palato è sapido, caldo, di rustica eleganza e con tannini ben marcati. A Bari da Perchiazzi, a Manduria (Taranto) alla Madia, sui 16 euro.

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