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Il VenerdÌ Di Repubblica

La Bottiglia ... Nel bicchiere l’ossessione per la memoria ... Come ti chiami? Nanni Copè, rispondeva il piccolo Giovanni Ascione. Quasi un nome d’arte, adottato poi per il lavoro che, parole sue. “non è solo una passione ma un’ossessione”: fare il vino. Ci è arrivato dopo una carriera di successo come consulente aziendale (anche per Libera), che tuttora continua. Ha cominciato in Francia a studiare i grandi vini. Pochi anni fa ha trovato a Castel Campagnano la sua “vigna straordinaria”: 2,5 ettari, età media 25 anni, a Pallagrello nero con poche piante di Aglianico. A Pontelatone, un altro fazzoletto di terra con viti centenarie di Casavecchia. Ossessione, sì diceva: perché la vigna Sopra il bosco è divisa in settori e ogni ceppo è censito, curato e vendemmiato singolarmente, Blend: 90 per cento Pallagrello, 7 Aglianico, 3 Casavecchia. Fermentazione con macerazione in inox, maturazione in tonneaux da 500 litri per più di un anno, quindi vetro per almeno otto mesi. Eccellente ìl risultato nel bicchiere: un raffinatissimo rosso, ricco di sfumature aromatiche, fresco e profondo, complesso eppure semplice, L’eleganza è francese, A Milano da N’ombra de vin, a Roma da Roscioli sui 29 euro.

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