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Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Il bianco che prende quota ... “È merito di Ercole se abbiamo trovato il coraggio di vinificare in proprio e di imbottigliare. Siamo tutt’e due di origine contadina, abbiamo sempre coltivato la vigna e lavorato sodo. Ma vendevamo l’uva. fino al 2004. Poi basta, ci siamo detti: coni consigli dell’enologo Carmine Valentino vediamo cosa diventa la nostra uva”. Diventa un gran bel vino, quello di Aurelia Fabrizio e di suo marito Ercole Zarrella. Un Fiano di Avellino che nasce da impianti diventi anni a oltre cinquecento metri di quota, è vinificato in acciaio e sosta a lungo sui lieviti. Questo 2010 profuma di fiori primaverili. di erbe aromatiche, di brezza marina e al palato è insieme complesso e delicato, fresco e di bella struttura, davvero armonico. Chiama i piatti di mare ma affronta bene anche le carni bianche. Da provare pure il primo rosso di Ercole e Aurelia:
è un Taurasi della vendemmia 2007 e, se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un’etichetta da seguire con attenzione nei prossimi anni. Enoteche: il Fiano, a Milano da Diapason, ad Avellino
da De Pascale, sui 13-14 euro.


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