Il VenerdÌ Di Repubblica

Il rosso che scaldava Mozart ... Il passaggio di consegne nel mondo del vino non è mai (o quasi mai) traumatico. Quelli dell’ultima generazione si guadagnano diploma o laurea e già conoscono la pratica sul campo, avendo dato una mano fin da bambini. Ed è così per Valter Salizzoni che, pur continuando a lavorare, ha affidato la cantina al figlio Luca nel giorno stesso del dottorato. Hanno sei ettari di vigneti a Calliano e il vino-vitigno principe è il Marzemino, tanto caro a Mozart. L’interpretazione di Luca prevede una quota di uve appassite in fruttaio. Secondo rannata. dal 20 al 30 percento. Vinificazioni separate in acciaio per le due masse. assemblaggio verso fine aprile e dopo qualche mese il vino è in vendita. Rubino intenso, profumi invitanti di viole e frutti rossi. Sapore fresco e rotondo, ben strutturato. Si può trovare a Milano da Don Pietro, a Rovereto (Trento) da Micheli sui 10-11 euro. Buone anche le altre etichette: il Lagrein de Weinfeld che nasce in un clos, il Merlot Laurentius, il blend Victor dedicato al nonno, il Palazzo Valentini, Cabernet Sauvignon in purezza e, per finire in dolcezza, il suadente Moscato giallo Castel Beseno.