Il VenerdÌ Di Repubblica

La bottiglia ... Un Grillo di alto lignaggio ... La verità è che se non ci fosse stato Marco De Bartoli oggi il Marsala non ci sarebbe più nemmeno come vino di nicchia. Che nostalgia per quel modo
rabbioso e gentile, impetuoso e categorico di difendere le qualità dello storico vino della sua Sicilia. Ma ha lasciato un patrimonio: umano (i figli Renato, Sebastiano e Giuseppina ne continuano l’impegno) e specifico (esperienza, sapere, voglia di sperimentare). Riserve vecchie anche di cent’anni, con il sistema perpetuo (così Marco chiamava il metodo Solera), ricadono, di vendemmia in vendemmia, a comporre la magia delle etichette più famose: Vecchio Samperi. la pietra miliare. Vigna La Miccia e l’affascinante Bukkuram. Moscato passito di Pantelleria. Negli anni Novanta, nel segno della discontinuità, Marco fu il primo a fare un Grillo in purezza, versione bianco secco, per dimostrarne l’alto lignaggio. Lo chiamò Grappoli del Grillo e oggi lo firmano, quali enologi, Renato e Sebastiano. Elaborato in legno, in stile borgognone, ha bella ricchezza di espressione: bouquet amabile, gusto ampio, fresco e morbido, ben bilanciato in acidità, struttura, mineralità. A Milano da Cantina Isola, a Roma da Casa Bleve, a Palermo da Picone sui 18-19 euro.