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Il VenerdÌ Di Repubblica

Il Barolo vestito a festa ... Tra i paesi-culla del Barolo, Novello è tra più schivi ma non meno importanti. E poi basterà citare Elvio Cogno, vero maestro dì campo e di cantina, che partecipò alla stesura dei disciplinari di produzione di Barolo e Barbaresco. Prima bottiglia, con etichetta Marcarin, nel 1964, classificata “eccezionale”. Solo nel 1990 l’etichetta sarà Elvio Cogno. dopo l’acquisto, sul Bricco Ravera, di cascina del Settecento e vigneti, Vignaiolo per vocazione e per passione. oggi può dire con orgoglio di aver seminato bene anche in casa: la figlia Nadia e il marito Valter Fissore continuano l’opera. Sono vini fatti con il cuore e con esperta confidenza
i quattro crus di Barolo, il Barbaresco, la Barbera, il Dolcetto e la Nascetta (Anas-Cetta. anche), bianco autoctono di grande interesse, salvato e riproposto da Casa Cogno. La nostra etichetta è del Barolo-portabandiera: Ravera. Bicchiere importante, da festa. Granato pieno, offre un bouquet fresco e complesso (rosa di macchia, frutti rossi, erbe officinali, tabacco, spezie). AI palato ha tutta l’autorevolezza, la ricchezza, la purezza dei grandi Barolo. Avrà lunga vita. A Venezia da Millevini, a Firenze da Millesimi sui 45-47 euro.

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