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Il VenerdÌ Di Repubblica

La nobiltà dal sangue rosso ... La bellezza del territorio di Montalcino non ha lasciato indifferente l’Unesco: è patrimonio mondiale dell’umanità dal 2004. la bontà dei suoi vini, Brunello in primis, è nota da secoli. La Tenuta Altesino, 80 ettari di cui 44 a vigneto, è una delle firme privilegiate. Negli anni Settanta attirò una cordata di soci “forestieri” che furono tra i primi ad usare il nome del cru (Montosoli, 1975) e la barrique (1979), che, negli ultimi anni ha ceduto il passo alle botti grandi. Dal 2002 la proprietà è passata ad Elisabetta Gnudi Angelini, che ha realizzato la nuova cantina a basso impatto ambientale, ma al timone è rimasto Claudio Basla, uno dei fondatori, mentre l’enologo è Paolo Caciorgna. La nostra etichetta si riferisce al Brunello 2007: annata climaticamente perfetta. Ne è uscito vino sorprendente per nobiltà e purezza. Colore rosso rubino, bouquet di piccoli frutti rossi e viola mammola, già al primo sorso ha una bevibilità che raramente si incontra in bottiglie d’alto livello. Gran bel bicchiere che si fa ricordare e durerà nel tempo. A Milano da Iemmallo, a Roma da Casa Bleve sui 36-38 euro.

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