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Il VenerdÌ Di Repubblica

Ecco come il Prosecco fa girare la testa al mondo ... Numeri da record per le bollicine italiane: delle 20 milioni di bottiglie prodotte nel 2012 (più 17 per cento) circa un quarto è finito all’estero.
al Vinitaly di Verona (dal 7 al 10aprile) si assaggiano le migliori ... Per anni è stato considerato il parente povero dello champagne. Un vino da bere (spesso da mandar giù a forza) nei banchetti di nozze o durante le feste di compleanno. Nell’ultimo decennio, però, il Prosecco si è preso le sue rivincite, diventando uno dei simboli dell’Italian Life Style più conosciuti e venduti nel mondo. Del resto, i numeri che girano intorno alle bollicine del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (quelle del Consorzio Prosecco Doc creato nel 2009) fanno girare la te- sta: solo nel 2012, infatti, sono state prodotte 230 milioni di bottiglie di Prosecco, il 17 per cento in più dell’anno precedente. Un quarto, poi, è andato a finire sulle tavole di Paesi fuori dall’Unione europea (Stati Uniti e Russia compresi), anche se oltre il 40 per cento ha trovato spazio soprattutto nel mercato svizzero e tedesco. Con risultati così inebrianti, le bollicine doc sono tra le protagoniste della nuova edizione di Vinitaly che si aprirà a Verona tra il 7 e il 10 aprile. “Oggi il Prosecco è un brand internazionale, depositario di un vino dal gusto extradry adatto ai palati di tutto il mondo”, A spiegarlo è il trentottenne Francesco Zonin, vicepresidente della casa vinicola veneta e da diversi anni volto del vino di famiglia. Anche l’azienda nata a Gambellara quasi due secoli fa sarà presente a Vinitaly. Ma più che parlare di numeri (12 milioni di bottiglie vendute, di cui 10 milioni finite nel mercato estero) a Zonin piace parlare dei motivi del successo: “Negli anni Duemila le bollicine hanno vissuto una piccola rivoluzione. Se prima, infatti, difficilmente un Prosecco veniva servito durante un pasto, oggi accade sempre più spesso che si inizi a berne un bicchiere aspettando la cena e che poi la bottiglia finisca a tavola ad accompagnare il resto delle portate”. Durante il 2012, oltre a trovare un mercato sempre più recettivo in Germania (“con lo spread ci faranno a pezzi, ma lì le nostre bollicine la fanno da padrone”), la Zonin ha registrato un incremento dei 300 per cento in Inghilterra e un più cento per cento in Canada: “La risposta canadese è quella che ci ha lasciato davvero sorpresi” spiega Zonin, che studia le dinamiche dell’export da quando, quindici anni fa, andò in America deciso a entrare nel mondo della finanza, restando poi coinvolto nell’universo enogastronomico. “Il Canada è da sempre un territorio a influenza francese, eppure anche lì ,dove lo champagne ha la precedenza, abbiamo fatto entrare il nostro vino, democratico nel prezzo e piacevole nel gusto”. Ora il Prosecco Doc ha una nuova missione: la conquista del mercato cinese, E visto che, come dicono da Vinitaly, la Repubblica Popolare conta 190 milioni di acquirenti on line, internet potrebbe fare la differenza, Ecco allora che la Conegliano Valdobbiadene, marchio forte del mondo Prosecco (69 milioni di bottiglie vendute nel 2012), durante la fiera presenterà la sua Conegliano Valdobbiadene Academy, piattaforma on line che spiega tutto quello che c’è da sapere sul mondo delle bollicine. Perché oggi il buon gusto passa anche attraverso il web.

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