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Il VenerdÌ Di Repubblica

La Bottiglia ... Un vino pieno di garbo (pensando a Basaglia) ... Clarabella è un’azienda agricola e produce vino, altrimenti non ne parleremmo in questa pagina. Ma è anche molto di più. Fa parte del progetto Cascina Clarabella, che raggruppa altre cinque cooperative Onlus del territorio franciacortino e dà lavoro a persone con disagi psichici. Sono una sessantina su 180 dipendenti, pagati regolarmente. Si apre al vino, solo Spumanti, nel 2002, quando il progetto, decollato nel 1990, già prevedeva agriturismo, ristorante, fattoria didattica, frantoio, miele. Dal 2004 il responsabile di vigna e cantina è Aldo Papetti, che negli otto anni precedenti aveva lavorato al fianco di Mattia Vezzola, uno dei più stimati winemaker italiani. Da subito, nei vigneti (circa 10 ettan) coltivazione biologica certificata. Vitigno predominante lo Chardonnay, davanti al Pinot nero. L’impegno non è solo nell’inserimento al lavoro di persone disagiate, ma nel fare ottimi vini. Come appunto avviene, in Franciacorta, mentre è partito un progetto analogo nel Piacentino, a Ponte dell’Olio. Detto che un’etichetta di Dosaggio Zero, 180, richiama il numero della legge Basaglia, ecco il Satèn, espressione garbata ma non timida di uve Chardonnay: eleganza, mineralità, struttura, non manca nulla Bravi davvero. Ad Adro (Brescia) alla Dispensa Pani e Vini, a Milano da Santé Bio sui 16/18 euro.

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