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Il Venerdì Di Repubblica

Nuovi contadini per antichi vigneti … Genova. “È stato come scoprire un tesoro dimenticato. Nascosti sotto i grovigli dei rovi abbiamo ritrovato centinaia di grappoli d’uva ancora appesi sui tralci. Un’uva bianca passita, dolcissima...”. Andrea Pescino è il regista del singolare recupero agricolo sulla collina di Coronata, ponente di Genova. Fino a 40 anni fa le fasce erano il trionfo della Bianchetta, un vino secco, con un lieve sentore di zolfo. Scomparsi i contadini, i vitigni erano stati abbandonati. Sono riemersi, prodigiosamente vitali. Tra i filari hanno rivisto la luce anche gli antichi pergolati. Saranno recuperati per ricreare l’ambiente agreste di un tempo. Quando la Valpolcevera era una sequenza di orti e di giardini. E, appunto, di vigneti. I 14 ettari sulla collina di Coronata sono stati donati dall’Ente Ospedali Galliera all’associazione Migrantes di don Giacomo Martino. Che ha schierato i suoi ragazzi, africani e asiatici. Obiettivo: ripulire i terreni e renderli coltivabili. Dei sette ettari a vigneto Pescino ha trovato notizia in un libro mastro datato 1852, rinvenuto nell’oratorio adiacente alla Chiesa del Boschetto sulla collina. “Quest’anno produrremo qualche migliaio di bottiglie di vino. Ma non saranno commercializzate: serviranno per mettere a punto i processi di vinificazione”. Andrea Bruzzone è l’ultimo contadino rimasto a lavorare la sua vigna a Coronata. Produce Bianchetta, Bianco di Coronata, Valpolcevera Doc. Ha preso due impegni: insegnare il mestiere del viticoltore ai giovani immigrati e acquistare una parte dell’uva prodotta dagli antichi vigneti. Intanto Pescino avverte: “Mi auguro che gli amministratori pubblici comprendano che i migranti possono trasformarsi in una risorsa per bonificare terreni, prevenendo così gli incendi, o lavorando alla messa in sicurezza di torrenti... Si risparmierebbero decine di milioni a carico della collettività ligure”. A Coronata e Campi - dove prospera l’Orto Collettivo diretto da Pescino (lavoro volontario in cambio di prodotti) - si unirà un terzo progetto, patrocinato dal Ceis, il centro di solidarietà fondato da Bianca Costa e diretto dal figlio Enrico, che assiste i giovani in difficoltà a causa di droga e alcol. Venti ettari di terra a Fegino - sempre nel ponente cittadino -saranno bonificati. “Avvieremo anche la coltivazione del riso, l’unica in Liguria”, dice Pescino “e l’Ente Italiano Risi seguirà il nostro esperimento. Coltiveremo il luppolo per fabbricare una birra, rigorosamente analcolica”.

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