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Il Venerdì Di Repubblica

La bottiglia … II Cannonau fa il gradasso e seduce al prime sorso... Che a Mamoiada, in Barbagia, si possa fare dell’ottimo Cannonau non sorprende. I terreni, sui 700 metri, sono vocati. Sorprende che un Cannonau semplicemente entusiasmante lo faccia Giovanni Montisci, che vocato non era. Né contadino né figlio di contadini. La vigna gli piove addosso, se cosi si può dire, per via ereditaria, dalla suocera. È piccola, sui due ettari, con viti di 60 anni allevate ad alberello. Giovanni, che lavora da meccanico, si cimenta col mondo del vino, andando per gradi. Prova e riprova, ascolta gli anziani. Dapprima vende il vino sfuso, dal 2004 lo imbottiglia. Una gestazione durata 15 anni, che dà buoni frutti. Il suo Cannonau raccoglie tanti elogi che Giovanni in etichetta lo chiama Barrosu, che in sardo significa vanitoso, spavaldo, quasi gradasso. Coltiva la vigna servendosi ancora dei buoi nel modo più naturale possibile. Idem in cantina: niente chimica, solo lieviti autoctoni, senza stabilizzazioni né filtrazioni. Resa per ettaro: 30 quintali. È un grande rosso, monumentale, che durerà nel tempo. Non fatevi spaventare dai 16 gradi, è ricco e profondo ma non pesante, elegante nei profumi di macchia mediterranea e tabacco, è caldo eppure fresco, gentile eppure potente. Sembra una contraddizione ma è un piccolo capolavoro. A Roma da Trimani, a Cagliari all’Antica Enoteca Cagliaritana sui 32/34 euro.

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