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Il Venerdì Di Repubblica

La bottiglia … Guado al melo è l’azienda di Michele e Annalisa Scienza, acquistata nel ’98, grazie a papà Attilio, professore di viticoltura di fama mondiale. Fu lui a studiare i terreni e contribuire alla stesura del disciplinare Bolgheri. Dei 20 ettari 15 sono a vigna, il resto è a bosco e uliveto. La cantina è totalmente interrata e nasconde una grande biblioteca. Michele è agronomo, Annalisa biologa: oltre alle varietà tradizionali (il Vermentino abita in queste zone dall’800) seguono una trentina di vitigni europei. La produzione è incentrata sui rossi, ma noi parliamo dell’ultimo nato tra i bianchi. Si chiama Criseo (“fatto d’oro”). Come le altre etichette, anche questa è disegnata da Annalisa e rappresenta due satiri danzanti che reggono un kàntaros, coppa da vino. Progettato come bianco che sa invecchiare, e composto in buona parte da Vermentino con l’aggiunta di Fiano, incrocio Manzoni, Verdicchio e Petit Manseng. Vinificato in acciaio, si affina un anno sui lieviti e un anno in bottiglia. Colore brillante, bouquet generoso e ampio: fiori, agrumi, frutti a polpa bianca, erbe aromatiche, note minerali. Ricco e fresco al palato, ha un grado di complessità che lo rende adatto all’aperitivo come a tutto il pasto. A San Candido (Bolzano) da Karadar, a Roma da Belsito sui 19 euro.

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