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Il Venerdì Di Repubblica

La Bottiglia … Precedenza a nonno Quintino. In vigna era praticamente nato e in vigna, a 84 anni, nel 2009, è morto. Ogni giorno, anche se non c’erano lavori da fare, si aggirava tra le viti nei 10 ettari coltivati. Negli ultimi anni lo accompagnava il nipote, stesso nome, una gran voglia di imparare da parole e gesti del nonno. E anche un certo coraggio: a soli 21 anni Quintino Manco ha ereditato la terra e ha deciso di occuparsene a fondo. Siamo a Racale, a sud di Gallipoli, in un Salento di sole, vento, mare, olivi, fichi d’india, macchia mediterranea. Vengono chiamati “conche d’oro” alcuni vigneti considerati cru: Otanari, da cui nasce il Negramaro dedicato al nonno, Vignali, Coloni, Vora, Vigne. L’azienda Torre Ospina (nome di una masseria fortificata del XVI secolo) nasce nel 2010. Prima vendemmia etichettata: 2011. I vitigni: bianco di Alessano e Verdeca, tra i rossi Negramaro, Primitivo e Malvasia nera. Preziosa la collaborazione dell’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi. Prodotti due bianchi e quattro rossi, più un ottimo olio dalle 300 piante d’olivo. Erano 600, ma la Xilella le ha dimezzate. Abbiamo scelto un Negramaro rosato, dai profumi che intrecciano frutti rossi e fiori. All’assaggio è fragrante, sapido, agrumato, con piacevole mineralità. Da bere fresco ma non freddo. A Trieste da Zazzeron, a Marina di Ugento (Lecce) da L’angolo divino, sugli 8 euro.

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