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Il Venerdì Di Repubblica

Nel bicchiere ci ritrovi quattro generazioni … Un numero sempre maggiore di aziende agricole sceglie l’agriturismo. E ha successo, tanto più quando l’offerta include il silenzio della campagna, il paesaggio, gli spazi, i profumi. Come qui, a Diano Arentino, nell’entroterra imperiese. C’è una famiglia che da quattro generazioni fa vino e lo imbottiglia dal 1977. Oggi in cantina decide Marta, laureata in enologia. Il padre Emanuele sorveglia e, se richiesto, dà consigli. Mamma Donata si occupa dell’agriturismo. Sono 4 gli ettari di vigna. Tradizionali le varietà bianche: Pigato e Vermentino. Di quest’ultimo c’è anche la versione “Antico sfizio", vinificata volutamente come cent’anni fa: macerazione e maturazione di 9/10 mesi in inox, colore carico, profumi originali e complessi. Fu il bisnonno Emanuele a piantare il Vermentino. Il figlio Pietro, enologo, piantò i rossi, Syrah e Grenache, e li vinificò insieme, come fanno adesso, in pari misura. Due le etichette: Bormano (il dio del bosco) e La Mattana: frutto e spezie a gogò. Solo inox per il Vermentino 2016. Paglierino brillante, profuma di ginestra, erbe aromatiche, mela e scorza di agrumi, con suggestioni salmastre. All’assaggio è fragrante, sapido, elegante, di lunga persistenza. A Bordighera e Sanremo da Eurodrink, a Genova all’Enoteca Sola sui 12/14 euro.

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