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L’ESPRESSO

Vinitaly 2013 ... Vini da Bric ... Paese che vai, wine lover che trovi. Se è vero che il vino italiano continua a conquistare adepti nei cosiddetti Bric, le nuove potenze economiche mondiali, i gusti non coincidono. Prendete i cinesi: adorano le griffe, e anche nel vino ricercano l’idea di status symbol e lusso: Brunello di Montalcino e Barolo come Valentino e Prada. I brasiliani, invece, amano sperimentare nuove etichette, mentre i russi sono disposti a spendere grosse cifre. Questo l’identikit dei muovi consumatori, stilato da WineNews. Uno dei temi caldi di Vinitaly 2013, il salone internazionale del vino a Verona dal 7 al 10 aprile (Vinitaly): se infatti i nuovi mercati rappresentano un enorme bacino potenziale, sfondare non è semplice. In Cina il vino non fa parte della tradizione e il made in Italy si deve scontrare con attori molto agguerriti, francesi in primis. Discorso analogo per il Brasile, dove le bevande tradizionali sono la birra e la cachaça (acquavite), mentre il vino si attesta su miseri 2,5 litri a persona all’anno. Infine l’India, mercato in espansione ma di nicchia. Le bottiglie sono ipertassate e i potenziali acquirenti molto ricchi, il vino si beve soprattutto nei ristoranti e negli hotel di lusso. Tuttavia, grazie al passato coloniale, le abitudini occidentali sono molto più diffuse rispetto alla Cina.
Emanuele Coen

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