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L’ESPRESSO

Solo il Sassicaia mette d’accordo tutte le guide ... È il Tenuta San Guido, creatura del Marchese Mario Incisa della Rocchetta, a stare al vertice delle diverse guide enologiche d’Italia ... Un solo vino, un mito dell’enologia italiana nel mondo, quello che ha messo d’accordo tutte le guide più importanti, ben 8, sull’eccellenza vinicola del Belpaese: è il Sassicaia 2011 di Tenuta San Guido, la creatura del Marchese Mario Incisa della Rocchetta. Emerge dall’analisi di WineNews che ha incrociato le liste dei migliori assaggi, redatte dalle diverse guide enologiche 2015.
Il grande rosso bolgherese, creato nel 1968 dal genio dell’enologo Giacomo Tachis, e oggi seguito dall’enologa Graziana Grassini, è l’unico del Belpaese ad aggiudicarsi le “Cinque Bottiglie” della guida Vini d’Italia de “L’Espresso”, i “Tre Bicchieri” della guida Vini d’Italia “Gambero Rosso”, le “Tre Stelle” della guida “I Vini di Veronelli”, i “Cinque Grappoli” della guida “Duemilavini” di Bibenda, il “Grande Vino”, cioè quello che rappresenta il meglio dal punto di vista organolettico per Slow Wine di Slow Food, l’inserimento tra i vini che totalizzano il punteggio più alto nell’indice di piacevolezza per l’ “Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni e, ancora, il massimo riconoscimento delle due new entry nel panorama delle guide tricolore, il “faccino” di “Doctor Wine”, assegnato ai vini valutati con 95/100 o più dalla “Guida Essenziale ai Vini d’Italia” 2015 di Daniele Cernilli, e le “Quattro Viti”, il massimo riconoscimento di “Vitae - La guida vini 2015" dell’Associazione Italiana Sommelier”. “È una bellissima notizia, ci fa molto piacere - commenta con la consueta sobrietà il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, alla guida di Tenuta San Guido - è un Vino che ha sempre seguito il suo stile, che rispecchia quello che è sempre stato il nostro gusto. Che, in certi periodi, ci ha penalizzato, perché sembrava andassero di moda i vini super-estratti. Noiabbiamo sempre puntato sull’eleganza e la bevibilitàdel vino, e oggi ci si rende conto che, forse, è quello che il pubblico cerca e vuole”.
“È il un riconoscimento a un brand storico che, crisi o non crisi, è sempre vendutissimo, che finisce sei mesi prima dell’entrata in commercio della nuova annata, e che nel mondo è riconosciuto come il Vino top italiano”, aggiunge Marcello Meregalli, ad Gruppo Meregalli, che distribuisce in esclusiva per l’Italia il Sassicaia.

Meregalli spiega quali sono, secondo lui, i segreti del successo del grande vino bolgherese: “Il primo è, probabilmente, il comportamento impeccabile del Marchese Nicolò e di tutta la famiglia Incisa della Rocchetta, bravi a non farlo mai diventare un semplice fenomeno di costume. Parlarne poco, puntare solo su prodotto e territorio, senza nessun vip prezzolato a fare da testimonial, per esempio, hanno contribuito ad un successo raggiunto in maniera quasi naturale. Il secondo è che, pur essendo prodotto in una quantità capace di accontentare molti appassionati, ce n’è sempre qualche bottiglia in meno di quello che la gente vorrebbe, e questo aumenta il senso di preziosità già intrinseco in questo grande vino”.

Se il Sassicaia 2011 della Tenuta San Guido è l’unico a metter tutte le guide d’accordo in questa Classifica delle Classifiche 2014 di WineNews, nel 2013 l’unica etichetta premiata da tutti era stato il Primitivo di Manduria Es di Gianfranco Fino 2011. Mentre nel 2012 nemmeno una aveva trovato tutti i critici d’accordo, quando invece nel 2010 erano state due, peraltro ancora Sassicaia (il 2008) ed Es (2009). Pare insomma difficile per i migliori degustatori d’Italia trovare un gruppo di vini che rappresentino la summa vinicola del Belpaese.

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