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L’ESPRESSO

Ecco i due Brunello da 100/100, secondo “The Wine Advocate” ... Tenuta Nuova 2010 Casanova di Neri e Madonna delle Grazie 2010 Il Marroneto hanno ottenuto il massimo punteggio dalla rivista del guru americano Robert Parker ... Due vini sono arrivati a un traguardo tanto straordinario quanto raro: ottenere il massimo dei voti dalla rivista “The Wine Advocate” di Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale. Il top del punteggio sull’autorevole magazine significa rendere immortale un vino, o meglio due: il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010 di Casanova di Neri ed il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010 de Il Marroneto, che Parker fa entrare nella storia con “100/100”.

Due etichette che diventano alfieri del vino italiano che “da un punto di vista qualitativo, sta andando sempre meglio - spiega Robert Parker - con le nuove generazioni c’è stata una vera e propria esplosione qualitativa, specie nel Sud, a partire da Sicilia e Sardegna, ma in generale ovunque, dalla Toscana al Piemonte, ci sono sempre più vini di qualità, e chi ne beneficia è ovviamente il consumatore. Sono sicuro che Monica Larner (corrispondente in Italia per “The Wine Advocate”, ndr ) sia la persona giusta per giudicarli, è abile ed ha entusiasmo”. All’ultima annata di Brunello in commercio, il 2010 appunto, Larner “ha assegnato due punteggi perfetti, ossia due 100/100 - racconta Parker - e sono entrambi vini che ho assaggiato personalmente, e condivido sia l’entusiasmo che i voti per due vini assolutamente maestosi, quel genere di vini in grado di farci sognare”.

“Dare i 100/100 è un’emozione e una grande responsabilità - sottolinea Larner - perché per arrivare a un punteggio del genere devono coincidere diversi aspetti: ci vuole una grande annata, ci vogliono aziende che sappiano lavorare bene, e vini in grado di far sognare. Tutto questo, a Montalcino, c’è, perché l’annata 2010 è stata davvero straordinaria per il Brunello. Nei miei assaggi - aggiunge Larner - sono stata colpita in modo particolare da questi due vini, molto diversi tra loro, uno rappresentauno stile più moderno, l’altro uno stile più tradizionale, ma ci tengo a sottolineare che si tratta di due grandi espressioni del Sangiovese: qui si parla di grandi vini, non di un parallelismo tra stile, né tantomeno di una contrapposizione, l’idea di dividere l’enologia di un territorio in due scuole mi dà quasi fastidio, siamo all’inizio di un nuovo capitolo, andiamo oltre, e parliamo di Sangiovese in maniera concreta”.
Un riconoscimento che “è la gioia più grande nella mia carriera di viticoltore costellata di soddisfazioni - dice a WineNews Giacomo Neri, alla guida di Casanova di Neri - che dedico alla famiglia Neri ed a tutto il team di Casanova di Neri, perché è solo facendo squadra che si può raggiungere certi risultati”.
Anche per Alessandro Mori, proprietario de Il Marroneto, “i 100/100 sono una dedica al territorio, cui questo vino è legato fin dal suo nome, quello di una chiesa, la Madonna delle Grazie, che è uno dei suoi più antichi e storici gioielli di Montalcino”.

Ma attraverso uno dei suoi “alfieri” più importanti e famosi, come il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2010 di Casanova di Neri ed il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010 de Il Marroneto, quello di Parker è un riconoscimento all’Italia del vino che finora, nei suoi giudizi, più che una rarità, è una chimera: un onore, fino ad oggi, capitato solo a cinque grandi vini, in annate straordinarie, prodotti da vigneron iconici nel panorama enoico del Belpaese.
Il primo è stato il Barolo Riserva Collina Rionda 1989 di Bruno Giacosa, in Piemonte, dove i 100/100 sono stati assegnati, molti anni più tardi, anche al Barolo Riserva Monfortino 2004 di Giacomo Conterno.
A raggiungere il massimo dei voti, quindi, sono stati tre grandi vini di Toscana: Le Pergole Torte Riserva 1990 di Montevertine, un Sangiovese in purezza, il Redigaffi 2000 di Tua Rita, un Merlot in purezza che nasce nella zona di Suvereto, al quale Parker ha assegnato il massimo punteggio così come, nella vicina Tenuta San Guido, al Sassicaia 1985 dell’azienda simbolo di Bolgheri, che ha conquistato i 100/100 non nel momento in cui uscì sul mercato, ma in ben due retrospettive verticali.

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