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SLOW FOOD

Vendemmia 2004, le previsioni ... La vendemmia porterà nelle cantine italiane una materia prima di primo ordine, elemento fondamentale e imprescindibile per la costruzione di grandi vini. Il clima particolarmente favorevole, che ha contraddistinto il 2004, e il buono stato sanitario delle uve, lasciano pensare ad un'annata di qualità e anche ad una buona resa quantitativa in uva, con un discreto aumento della produzione. In Toscana regna l'ottimismo tra i produttori di Chianti Classico, dopo un'estate molto meno torrida rispetto all'anno scorso l'uva sarà vendemmiata con un ritardo di una ventina di giorni e ci sono tutti i presupposti per fare ottimi vini. Anche al Consorzio del Brunello di Montalcino si guarda con fiducia al prossimo raccolto e il direttore, Stefano Campatelli, spiega che “per ora tutto è andato molto bene e le uve sono bellissime. Se avremo un settembre buono, anche con un po' di alternanza fra pioggia e sole, ci sono le premesse per ottenere un'annata da cinque stelle. Secondo Ezio Rivella, enologo e presidente dell'Unione Italiana Vini, “la vendemmia sarà bellissima e abbondante. Ma tutto dipenderà dalle prime due-tre settimane di settembre, per adesso, i buoni segnali della primavera si stanno trasformando in certezze. I vini saranno freschi e fruttati, diversi da quelli delle ultime vendemmie”. Anche l'enologo Carlo Ferrini è ottimista: “decisivo sarà il clima di settembre: se sarà buono, avremo una grandissima annata”. Nelle Marche ci si attende un Verdicchio di qualità molto buona, dalla bellissima acidità e dai profumi eleganti e intensi, risultato delle importanti escursioni termiche verificatesi anche in estate.”. In Piemonte, la vendemmia per Barbera e Nebbiolo sarà molto abbondante. Fino ad ora il clima è stato perfetto, né troppo caldo né troppo piovoso, e se settembre si confermerà regolare, sarà un'annata molto bella. Dopo anni di forti anticipazioni il moscato verrà raccolto a partire dalla seconda decade di settembre. In tutta Italia, da Nord a Sud, si prevede di iniziare a vendemmiare con le scadenze di una decina di anni fa e tutti esprimono un generale senso di ottimismo, motivato dal fatto che dappertutto la maturazione delle uve è stata lenta ma regolare. Non resta che incrociare le dita e sperare che il tempo non faccia scherzi. Fonte: www.winenews.it

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