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Tg Com

Alla Coop il vino dei carcerati ... Sugli scaffali della Coop, nel comparto dei vini, da oggi si troveranno tre etichette in più. I nomi sono a dir poco singolari, si tratta di "Fuggiasco", "Sette mandate" e "Quarto di luna". Come anche singolari sono i produttori: i detenuti del carcere di Velletri.
Proprio così, nella grande distribuzione debuttano i vini dei detenuti. Ad accogliere il progetto di recupero sociale e di reinserimento lavorativo è stata la "Coop Toscana Lazio" e i viticoltori sono alcuni detenuti della Piccola Società Cooperativa Lazzaria. Il "Fuggiasco" è un vino novello ed ha già riscosso un notevole successo di pubblico alla trentottesima edizione del Vinitaly. Il nome, che sembra azzeccatissimo, è stato ideato dagli stessi carcerati in qualità di esperti di marketing, e "gioca sul doppio senso". Ma in realtà, dicono gli stessi produttori, si chiama così più "perchè nasce da un'uva che dura poco", che per alludere alla condizione di chi vorrebbe lasciare i "piombini". Nella cantina del carcere veliterno, in funzione ormai da due anni, oltre al "Fuggiasco", si producono anche altri due vini: "Quarto di luna", uno chardonnay con il marchio Igt e il rosso "Sette mandate" prodotto con uve sangiovese. Il novello, il rosso e il bianco raggiungeranno i consumatori e i soci Coop grazie ad un accordo in esclusiva siglato con Coop Toscana Lazio. "Non tanto un accordo commerciale - si legge in una nota della cooperativa - ma un vero e proprio progetto di recupero e di formazione, unico nel suo genere, attraverso i primi vini ad aver impresso sull'etichetta il sigillo della Repubblica Italiana". A presentare l'accordo, che include un impegno di Coop Toscana Lazio per implementare la biblioteca del carcere e promuovere corsi di istruzione, il direttore della casa circondariale Giuseppe Makovec, il presidente della cooperativa Lazzaria Stefano Lenci, l'enologo Marcello Bizzoni, Walter Ulivieri e Alessandro Fommei della Coop Toscana Lazio.

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