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Tg Com

E' morto Luigi Veronelli. Il famoso enogastronomo aveva 78 anni ... E' morto a Bergamo Luigi Veronelli. Il famoso enogastronomo, originario di Milano, aveva 78 anni ed era autore di numerose pubblicazioni. La notizia della morte è stata data dalla famiglia che, nel chiedere "massimo rispetto per il dolore, prega gli amici di portare l'ultimo saluto mercoledì primo dicembre al Cimitero Monumentale di Bergamo".
Nato a Milano nel 1926, Luigi Veronelli e' stato un maestro della cultura enograstronomica, ma non solo, ha speso oltre cinquant'anni della propria vita in battaglie, intuizioni, stimoli, idee a favore dell'agricoltura e di una cognizione del gusto che tenesse assieme la sensibilita' sociale. In gioventu' fu assistente del filosofo Giovanni Emanuele Barie' (con cui pubblica la rivista Il Pensiero) e collaboratore di Lelio Basso (edita I problemi del socialismo).
E' stato amico di Luigi Carnacina (con cui ha redatto testi importanti come La grande cucina, Mangiare e bere all'italiana, La cucina rustica regionale), di Gianni Brera (con cui e' autore di La Pacciada), di Giangiacomo Feltrinelli (a cui fa pubblicare, imperdibili, Mangiare da Re di Nino Bergese e il suo Alla ricerca dei cibi perduti, ripubblicato da DeriveApprodi nel 2004), dell'architetto-designer Silvio Coppola, di Mario Soldati. Condannato a sei mesi di carcere per istigazione alla rivolta dei vignaioli piemontesi (oppressi da burocrazia e contrastati dai grandi monopoli) e a tre per la pubblicazione di De Sade (l'edizione di Storielle, Racconti e Raccontini, 1957, fu l'ultimo rogo della censura italiana).
Negli anni Sessanta e Settanta e' autore di trasmissioni televisive (ricordiamo, per esempio, A tavola alle sette, con Ave Ninchi) sulla cultura dei vini e dei cibi, di grande efficacia ed eleganza. Se oggi i vini, la cucina e i giacimenti gastronomici italiani stanno avendo uno straordinario successo nel mondo, buona parte del merito e' di quest'uomo che, con perseveranza, determinazione, rigore e cultura ha saputo individuare e indicare giuste linee di progresso e, con pregnante tensione etica, fare strada, trainare. La teoria dei cru, l'elevazione dei grandi vini, la limitazione delle rese per ettaro per favorire la qualita' e non la quantita', il recupero dei vitigni autoctoni, la vinificazione in luogo, la classificazione dei vini con puntuali esami organolettici, la teoria della distillazione secondo monovitigno, sono solo alcune delle intuizioni, delle lotte e delle vittorie condotte in cinquant'anni.

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