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Il vino e il web: un rapporto difficile! ... Partendo dall’annuale classifica dei migliori enositi stilata da Winenews alcune considerazioni tra il rapporto Internet e vino... Essere colegati alla rete attraverso internet vuol dire poter avere accessibilità pressoché universale, immediatezza, possibilità di un rapporto diretto tra produttore e consumatore, vendita a distanza senza intermediari. Ma questi concetti non fanno breccia nel compassato e tradizionale mondo del vino italiano, che preferisce decisamente ancora forme di comunicazione e di gestione del businness più dirette e umanizzate. Insomma meglio viaggiare fisicamente da un angolo all’altro del mondo per portare personalmente il proprio messaggio aziendale piuttosto che affiadarlo al Web dove viaggerebbe senza confini per ogni dove.
Eppure oggi a casa, in albergo, in treno, con il computer fisso, portatile e anche con il telefonino, quasi chiunque e dovunque può avere accesso a una quantità pressoché infinita, e sempre in espansione, di informazioni, servizi e curiosità, da e su ogni parte del mondo industrializzato. Attualmente in Italia si stimano 20.000.000 persone che utilizzano abitualmente la rete. Una platea molto ampia, oltre il 30% della popolazione totale, un serbatoio di pubblico e di potenziali consumatori molto grande, e sempre più esigente. Più in dettaglio, secondo una ricerca del Censis (dati 2005), il 36% degli italiani dai 14 anni in sù dice di usare Internet e il 20% di farlo “almeno due o tre volte alla settimana” - con un aumento, sul 2001, del 20% in totale e del 12% nell’uso “abituale”. Secondo dati più recenti della stessa fonte (2006 - rilevati con una metodologia diversa), gli italiani che usano la rete sono, in totale, il 40% della popolazione - quelli che la usano “almeno tre o quattro volte alla settimana” sono il 28%, “tutti i giorni” il 22%.
Ma buona parte del mondo del vino, come si diceva, per ora resta a guardare. E’ quanto emerge dalla quinta indagine condotta da www.winenews.it, “Cantine in Web” 2006, consueto monitoraggio, ancora unico nel nostro Paese, del rapporto tra aziende vitivinicole e Internet. Navigando tra oltre 2.000 siti di aziende vitivinicole, si capisce che qualcosa forse sta cambiando in questo senso, ma siamo ancora lontani da livelli di eccellenza. La maggior parte delle cantine d’Italia si limita a segnalare la propria presenza nel mondo con siti antiquati, statici e poveri in materia di contenuti. Molti non offrono nulla di più delle classiche sezioni “Chi siamo”, “Prodotti” e “Dove siamo”. Cosa che poteva andare bene qualche anno fa, ma non oggi, dal momento che l’utenza di Internet è sempre più esigente, e chiede non solo informazioni ma anche emozioni per fidelizzarsi a un marchio. Manca spesso il pur minimo accenno alla multimedialità e all’interattività, due colonne portanti della rete di oggi.
Quasi nulla la presenza di siti che offrono il servizio di vendita diretta, cosa che va in totale controtendenza con quanto sta avvenendo in generale nel settore dell’e-commerce, fenomeno messo in evidenza nel periodo delle festività natalizie: da una ricerca su oltre 50 dei principali operatori e-commerce condotta da Consorzio del commercio elettronico italiano e dalla School of Management del Politecnico di Milano, emerge che, tra novembre e dicembre, il commercio via web fatturerà 877 milioni di euro, con una crescita del 44% sullo stesso periodo del 2005. Una stagionalità che fa aumentare le vendite sulla media annuale di oltre il 20%. Gli italiani sembrano quindi scegliere Internet ancora di più a Natale che nel resto dell’anno. Nonostante l’Italia risulti penultima sia per gli acquisti sia per le vendite nell’Unione Europea secondo gli ultimi dati Istat, il fatturato del 2006 raggiungerà, come previsto nell’osservatorio di giugno, i 4 miliardi di euro. E, per il 2007, si prevede un tasso di crescita intorno al 40% con un fatturato di circa 5,7 miliardi di euro. Ma, da quello che si vede navigando, sotto questo punto di vista il mondo del vino italiano deve ancora migliorare molto.

La classifica. Tornando alla classifiva Winenews relativa al mondo del vino, emergono solo sei siti valutati al massimo livello, cioè @@@@@: sono quelli di Planeta (www.planeta.it), primo assoluto, Donnafugata (www.donnafugata.it), Tasca d’Almerita (www.tascadalmerita.it), Santa Margherita (www.santamargherita.it), Duca di Salaparuta (www.duca.it) e Cantine Florio (www.cantineflorio.it). A seguire con quattro “chioccioline”: Rapitalà (www.rapitala.it), Paolo e Noemia d’Amico (www.paoloenoemiadamico.it), Caprai (www.arnaldocaprai.it), Cavit (www.cavit.it), Podere Forte (www.podereforte.it), Casale del Giglio (www.casaledelgiglio.it). La classifica dei dodici migliori siti del vino italiano è stata effettuata dopo averne monitorati oltre 2.000 di tutte le regioni d’Italia. Gli aspetti fondamentali presi in considerazione, per la decisione finale, sono stati l’impatto emozionale, la grafica, la fruibilità, la navigabilità, i contenuti e l’aggiornamento. Da questa selezione iniziale sono stati esaminati i primi cento classificati e successivamente i 24 siti finalisti sono stati valutati da un gruppo di 10 opinion leader e giornalisti dei più importanti mass-media d’Italia, che hanno selezionato i 12 migliori.

Ecco gli altri 12 finalisti:
www.braida.it
www.lefabriche.it
www.feudidellamedusa.it
www.vallereale.it
www.cusumano.it
www.roccadellemacie.com
www.gagliardo.it  
www.paladin.it
www.collalto.it
www.villasandi.it  
www.contadicastaldi.it
www.cantele.it  

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