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VINO & ACQUISIZIONI

Ruffino nel Prosecco Doc: nasce la “Poderi Ducali Ruffino”, con l’acquisto di 144 ettari di vigneti

La storica cantina toscana (gruppo Constellation Brands) mette radici nel territorio veneto, come conferma, in anteprima a WineNews, l’ad Sandro Sarto
PROSECCO, RUFFINO, SANDRO SARTOR, Italia
Sandro Sartor, ad Ruffino

Il cuore e la storia in Toscana, tra Chianti Classico, Brunello di Montalcino e non solo, parte del futuro, e del business, in Veneto, Prosecco in testa: Ruffino, storica realtà del vino italiano (del gruppo Constellation Brands) e tra le cantine più importanti a livello di fatturato (nel 2017 a 106 milioni di euro, oltre il 93% all’estero, con un produzione di 26 milioni di bottiglie), ha messo solide radici in veneto, con l’acquisto di un’azienda agricola con 144 ettari vitati a Prosecco Doc, i primi di proprietà nel territorio, tutti a biologico, di proprietà della famiglia Botter (alla guida di un altro importante nome del vino italiano, la Botter Carlo & C.). A confermare i rumors, in anteprima a WineNews, l’ad Ruffino, Sandro Sartor.
“Ruffino sta crescendo bene, e questo investimento nel Prosecco, sebbene non scontato, era in qualche modo scritto, dopo l’apertura della nostra sede a Treviso nel 2017. Il nostro modo - sottolinea Sartor - di vedere il vino è di curarlo dall’inizio alla fine, dalla vigna alla bottiglia, ce lo impone la nostra storia, ma anche il nostro rapporto con i clienti e con i consumatori finali. E questo ulteriore passo ci consentirà di farlo per due prodotti sempre più importanti anche per la nostra realtà, come il Prosecco ed il Pinot Grigio”.
Riservata la cifra dell’investimento, ma è verosimile ipotizzare una cifra intorno ai 30 milioni di euro, se si considera che un ettaro a Prosecco Doc, da stime di mercato, viaggia sopra i 200.000 euro.
Ed oltre ai vigneti, dell’azienda, già ribattezzata “Poderi Ducali Ruffino”, comprende anche una guest house e una cantina di vinificazione, “dalla quale uscirà tutto il vino veneto a marchio Ruffino”, spiega Sartor, “perchè la struttura ha una capacità di lavorazione che va ben oltre i 144 ettari di vigneto che abbiamo acquisito.
Il nostro obiettivo è di stringere accordi con i produttori per acquistare anche uve e vini base, ma di seguire completamente in autonomia tutta la vinificazione, in modo che ogni goccia di vino veneto che uscirà a marchio Ruffino sia esattamente come vogliamo noi. È un modello di business che, peraltro, ci consente prospettive di crescita che prima ci erano precluse”.

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