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TENORE E VIGNERON

Il maestro Andrea Bocelli al fianco degli agricoltori nella petizione Ue “stop al cibo anonimo”

“EatORIGINal-Unmask your food” è l’iniziativa sostenuta da Coldiretti e altre organizzazioni per indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti
BOCELLI, ETICHETTATURA, MADE IN ITALY, Non Solo Vino
Bocelli testimonial della petizione europea “EatORIGINal - Unmask your food”

Tenore e vigneron nella sua terra di origine, la Toscana, il maestro Andrea Bocelli si schiera al fianco degli agricoltori per chiedere all’Unione Europea lo stop al cibo anonimo. Lo fa come testimonial di “EatORIGINal - Unmask your food”, Iniziativa Europea dei Cittadini sostenuta a Bruxelles da Coldiretti insieme ad altre nove organizzazioni per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.
In particolare, “EatORIGINal - Unmask your food” è un’iniziativa autorizzata dalla stessa Commissione con la Decisione (Ue) 2018/1304 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 244 del 28 settembre 2018 che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Gaia (associazione degli agricoltori greci), da Campagna amica a Fondazione Univerde, fino a Green protein (Ong svedese).
“Passi in avanti ne sono stati fatti ma ancora molto è necessario fare per evitare che ogni giorno rischino di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute - ha detto Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana - come dimostrano gli scandali alimentari globali dell’ultimo decennio. L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti, battaglia storica di Coldiretti, è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia”. “Da allora molti passi in avanti sono stati compiuti - commenta Antonio De Concilio direttore regionale - ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero”.
Per spingere l’Unione Europea a completare il percorso è nato un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.
“Con questa iniziativa chiediamo di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare - conclude De Concilio - per questo invitiamo tutti i cittadini a scendere in campo al nostro fianco come ha fatto il maestro Bocelli”.

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