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VINO E FONDI UE

Ocm promozione, ecco il decreto attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 maggio

Sul piatto 100 milioni di euro da investire nei Paesi Terzi (30 in capo al Ministero delle Politiche Agricole, 70 alle Regioni)
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Ocm promozione, ecco il decreto attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 maggio

Buone notizie per le cantine ed i consorzi del vino d’Italia: dopo qualche rallentamento, è finalmente arrivato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale del 25 maggio 2019) il decreto del 4 aprile 2019, che da il via alla pubblicazione dei bandi nazionale e Regionale per accedere ai 100 milioni di euro in dotazione al Belpaese da investire nei Paesi Terzi (30 in capo al Ministero delle Politiche Agricole, 70 alle Regioni) per la promozione del vino italiano. 15 ottobre il limite fissato per Agea, per stipulare i contratti con i beneficiari, le cui attività sono effettuate a decorrere dal 16 ottobre dell’esercizio finanziario comunitario di pertinenza, oppure dal 30 agosto qualora i beneficiari non chiedano il pagamento anticipato. Come sempre, il contributo massimo per i progetti presentati è del 50% della spesa totale (fino ad un massimo di 3 milioni di euro per quelli a valere su quota nazionale, che peraltro devono prevedere un contributo minimo ammissibile di 500.000 euro, mentre le Regioni possono fissare limiti diversi), che può arrivare all’80% se integrato con altri fondi regionali. Fissati i criteri di priorità (ognuno può assegnare massimo 20 punti): il soggetto proponente è nuovo beneficiario; il progetto e’ rivolto ad un nuovo paese terzo o a un nuovo mercato del paese terzo; il contributo richiesto è inferiore al 50% massimo; il soggetto proponente è un Consorzio di Tutela; il progetto riguarda esclusivamente a vini Dop e Igp; è rivolto ad un mercato emergente; il soggetto proponente produce e commercializza prevalentemente vini provenienti da uve di propria produzione o di propri associati; il soggetto proponente presenta una forte componente aggregativa di piccole e/o micro imprese.
Tra le attività finanziabili, ci sono, azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle Denominazioni di Origine, delle Indicazioni Geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione; studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

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