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LA CURIOSITÀ

Sassicaia il più cercato, il Barolo di Bruno Giacosa il più costoso: l’Italia al top di WineSearcher

Le classifiche di metà 2019 del più grande portale di ricerca di vini e quotazioni (oltre 1 milione al giorno), tra grandi classici e sorprese
ITALIA, vino, WINE SEARCHER, Mondo
Il Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa, vino italiano più caro secondo Wine-Searcher

Il Sassicaia della Tenuta San Guido (n. 6 a livello globale), il Tignanello di Antinori (n. 26), il Vigor Marche Igt di Umani Ronchi (n. 29), Ornellaia (n. 46), Masseto (n. 49), il Solaia, ancora di Antinori (n. 62), ed il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (n. 90): sono i vini italiani più ricercati nel mondo, in questa prima metà del 2019, secondo l’aggiornamento della classifica di Wine-Searcher (che, a livello mondiale, nella Top 100, vede al top Chateau Lafite Rothschild, Chateau Mouton Rothschild, Dom Perignon Brut, Chateau Margaux e Petrus), il più grande motore di ricerca di prezzi e quotazioni dei vini, che elabora ogni giorno oltre 1 milione di ricerche su 400.000 etichette diverse. Tra le griffe più ricercate del Belpaese, a completare la lista delle prime 15, seguono il Barbaresco di Gaia, Le Pergole Torte di Montevertine, il Barolo di Bartolo Mascarello, il Brunello di Montalcino, annata e Riserva, della Tenuta Greppo di Biondi Santi, il Flaccianello della Pieve di Fontodi, il Case Basse di Gianfranco Soldera (sia nella versione Igt che Brunello di Montalcino, ultima annata la 2006), e l’Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli.
Guardando alla classifica dei vini italiani più costosi, invece, al top assoluto c’è il Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa, che viaggia ad un prezzo medio di 1.190 euro, seguito a distanza dal Masseto, a 675 euro, e dal Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera a 662, mentre il Toscana Igt dello stesso produttore recentemente scomparso è ai piedi del podio, con 508 euro in media a bottiglia. Posizione n. 5, invece, per il Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi, a 497 euro, davanti al Barolo Artist Label di Bartolo Mascarello (416 euro), al Testamatta Colore di Bibi Graetz (415), al Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice di Avignonesi (405), al Sorì San Lorenzo di Gaja (385 euro) e al Barolo Otin Fiorin Piè Franco - Michet di Cappellano (379 euro a bottiglia).
Classifica che cambia ancora se si guarda alla media dei punteggi della critica (con Wine-Searcher che tiene conto dei punteggi di Antonio Galloni, Jancis Robinson, The Wine Advocate, Luca Gardini, La Revue Du Vin de France, Wine Spectator, Wine Enthusiast e Cellar Traker, ndr): al top per l’Italia, con 95 punti ci sono l’Occhio di Pernice di Avignonesi, il Sorì San Lorenzo di Gaja ed il Masseto,seguiti, a 94 punti, da Sassicaia e Solaia, e poi ancora dal Refosco Colli Orientali del Friuli Calvari di Miani, dal Vin Santo di Montepulciano di Avignonesi, dal Sorì Tildin ancora di Gaja, e poi, per chiudere la top ten, dal Barolo Bussia Romirasco di Poderi Aldo Conterno, e dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno.
Mentre i campioni del rapporto qualità-prezzo, secondo Wine-Searcher, sono il Barbareso Rabaja di Produttori del Barbaresco (94 punti e 59 euro a bottiglia in media), il Barolo Parafada di Massolino (94 punti e 60 euro a bottiglia), ed il Brunello di Montalcino Pian Rosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona (94 punti e 61 euro).

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