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VINO E SENTENZE

Amarone, il Tribunale di Venezia chiude la querelle della Valpolicella

Rumors WineNews: la Corte di Appello avrebbe confermato la sentenza del 2017 che obbligò le Famiglie Storiche a rimuovere i riferimenti all’Amarone
AMARONE, CONSORZIO DELLA VALPOLICELLA, FAMIGLIE STORICHE, TRIBUNALE DI VENEZIA, vino, Italia
I vigneti terrazzati della Valpolicella

La Corte di appello del Tribunale di Venezia, nei giorni scorsi, ha messo la parola fine all’annosa querelle sull’uso del nome “Amarone” tra il Consorzio Vini della Valpolicella e le Famiglie Storiche che, dal 2009, raggruppano 13 cantine storiche tra le più importanti della denominazione: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato.
La sentenza di appello, dalle indiscrezioni raccolte da WineNews, avrebbe confermato quella dell’ottobre 2017 a favore del Consorzio,
che ordinava alle “Famiglie dell’Amarone d’Arte” (questa all’epoca la denominazione del raggruppamento, ndr), tra le altre cose, di rimuovere dalla denominazione sociale qualsiasi riferimento totale o parziale alla Docg Amarone della Valpolicella, ivi inclusa la parola Amarone, accertava la nullità del relativo marchio italiano e ne vietava l’uso, ordinandone anche la rimozione dalle bottiglie di vino, ed aveva inibito al gruppo di svolgere attività promozionale con oggetto l’Amarone della Valpolicella riferendosi, ad un Amarone d’Arte e/o ad un disciplinare diverso da quello di produzione.
La sentenza - sempre secondo i rumors, non essendoci comunicazioni ufficiali da nessuna delle due parti - sbloccherebbe anche le sospensive concesse dalla sentenza di primo grado alla Famiglie Storiche, obbligandole alla pubblicazione della sentenza su importanti testate giornalistiche a diffusione nazionale, e al pagamento dei danni per l’uso improprio del marchio collettivo tutelato dal Consorzio Vini della Valpolicella.

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