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RISTORAZIONE E CLASSIFICHE

“La Liste”, la super classifica francese che mette Iaccarino sul podio e “riscatta” Vissani

Il Don Alfonso 1890 ad un passo dalla vetta, bene anche Osteria Francescana, Dal Pescatore e Le Calandre

Ultima arrivata nel sempre più variegato e ricco mondo delle guide e della classifiche dedicate alla cucina, “La Liste 2020” chiude simbolicamente il 2019 della ristorazione mondiale, confermando la palma di miglior locale al mondo al Guy Savoy di Parigi, questa volta al fianco di altri tre indirizzi, Le Bernardin di New York, il Ryugin di Chiyoda-ku ed il Sugalabo di Minato-ku, in Giappone, con 99,50 punti su 100, punteggio frutto dell'incrocio tra i giudizi di più di 600 di guide e pubblicazioni e quello di milioni di recensioni online. Una risposta francese alla Michelin, presentata in pompa magna un anno fa nientemeno che dal Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che mette in fila i 1.000 ristoranti migliori al mondo, con una particolare attenzione all'Oriente, ma senza perdere di vista l'Occidente, ed ovviamente l'Italia, che piazza appena due gradini più indietro il Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi di Ernesto Iaccarino, con 98,50 punti, dietro ad un quintetto d'eccezione a quota 99,00 punti, composto da L'Arpège di Parigi, Martìn Berasategui di Lasarte-Oria, Le Louis XV - Alain Ducasse di Monaco, Kitcho Arashiyama di Kyoto e Sushi Saito di Minato-ku.
In tutto, sono 50 i ristoranti del Belpaese, tra cui spiccano, con 98 punti, l’Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, il Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio della famiglia Santini, Le Calandre di Rubano della famiglia Alajmo e l'Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong di chef Umberto Bombana. Scendendo di un altro gradino, con 97,50 punti, troviamo invece il Da Vittorio di Brusaporto dei fratelli Cerea e, soprattutto, il Casa Vissani di Gianfranco e Luca Vissani, a Baschi, bocciato dalla “Rossa” e tra i migliori al mondo della “Liste”, sullo stesso piano, com'è giusto che sia, di giganti della gastronomia mondiale come Joël Robuchon e l'Eleven Madison Park di New York. Arriva invece a 96,50 punti La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, seguito tra gli italiani, a 95,50, da Caino di Montemerano di Valeria Piccini, Enoteca Pinchiorri di Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde. E ancora, a 95,00, il Miramonti L'Altro di Concesio ed il Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa, a 94,50 il St. Hubertus di San Cassiano di Norbert Niederkofler, l'Uliassi di Senigallia di Mauro Uliassi ed il Villa Crespi di Orta San Giulio di Antonino Cannavacciuolo ed a 93,00 il Reale di Castel di Sangro di Niko Romito.

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