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NATALE SECONDO TRADIZIONE

Il regalo più bello? Resta quello wine & food: ottimo “diversivo” nel lockdown, rassicurante, locale

Intramontabile a Natale, regalare o regalarsi buon cibo e buon vino sarà utile dovendo stare a casa, ma anche un gesto solidale per il made in Italy
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Una tavola natalizia

Se da sempre è un intramontabile del Natale, quest’anno lo sarà ancora di più: il regalo enogastronomico si conferma un must, prediletto se ci si vuol fare un dono di bontà e togliersi, almeno nella pausa feste, quei vizi che non ci concediamo nel resto dell’anno, ma anche come pensiero per amici e parenti amanti del cibo ed appassionati di vino come noi. Su tutte, due sono, però, secondo WineNews, le principali novità in questo Natale particolare a causa dell’emergenza Covid, e che non avremmo mai immaginato senza la convivialità e la condivisione della tavola, che ne sono il cuore e la tradizione più bella: quest’anno regalare cibo sarà più che mai utile, visto che staremo molto a casa e sarà più difficile anche fare acquisti, con un buon piatto ed un buona bottiglia che, come abbiamo riscoperto dall'inizio della pandemia, sono i compagni perfetti del lockdown, ancora di più nelle ormai prossime festività in cui saranno protagonisti di una quotidianità familiare che abbiamo riscoperto e ritrovato. Ma non solo. Il Natale, quest’anno, non può che essere solidale, e il classico cesto, strenna natalizia per eccellenza, pieno di vini e prodotti italiani, famosi o artigianali, locali o spediti dalle tante aziende che, ora più che mai, si fanno ambasciatrici dei sapori e delle produzioni di artigianato locale dei propri territori, assume tutto il valore di un gesto simbolico: celebrare la tradizione italiana ed il made in Italy, sostenendo prodotti, produzioni e produttori che ne sono i rappresentanti ed i custodi.
Ma attorno alla strenna natalizia enogastronomica, oltre al piacere di riceverla, gli aspetti positivi sono tanti. Prima di tutto, rivolgendosi ai prodotti del proprio territorio, la scelta può cadere sugli artigiani del gusto ed i piccoli vignerons, per dare una mano alle realtà locali. Così facendo si ha a disposizione un’ampia varietà di produzioni, in grado di fornire gli ingredienti dall’antipasto al dessert per preparare pranzi e cenoni fai da te e secondo la più autentica tradizione locale, ma anche per accontentare tutti i gusti, anche quelli più difficili, che riceveranno profumi e sapori di territorio. C’è poi l’impossibilità di muoversi tra Comuni e Regioni, mentre, invece, è possibile fare acquisti enogastronomici ovunque nel proprio territorio. Ma quest’anno più che mai, inoltre, sono molte anche le aziende di territori più lontani che metteno nei loro delivery, oltre al vino ed al cibo, anche prodotti di artigianato locale, come giocattoli, borse o cosmetici, che possono a loro volta diventare un regalo del tutto originale. Non ultimo, la possibilità di fare economia rispetto a regali magari più costosi - con il 40% degli italiani che riceveranno 41 miliardi di euro in tredicesime (in calo sul 2019) che, in controtendenza rispetto al passato, le metterà da parte per risparmiare, a fronte di un 27% che, invece, continuerà comunque a destinarle ai regali - sempre grazie alle tante proposte a prezzi diversi che il wine & food è in grado di offrire.
A sostegno del mondo agroalimentare, nei giorni che ci avvicinano alle Festività, sono arrivati anche i messaggi di Papa Francesco, affinché il momento difficile che stiamo vivendo sia utile anche per ripensare e ritrovare un rapporto profondo e di equilibrio tra l’uomo e la natura, contro la logica del profitto e lo sfruttamento delle risorse, a favore della cura della “casa” di tutti. E dei suoi frutti.

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