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24ORE BUSINESS SCHOOL

Enoturismo, pilastro del turismo italiano, da rilanciare anche con il Recovery Fund

Nasce il tavolo con Assoenologi, Città del Vino, Federvini, Mtv e Uiv, coordinato da Marco Giuri, che lancia anche il “Super Master” Enoturismo

L’enoturismo, prima di prossimità, poi tornando ad intercettare i grandi flussi internazionali quando la pandemia sarà alle spalle, sarà a detta di tutti uno dei pilastri del turismo italiano, fondamentale per la ripresa dell’economia del vino e dell’indotto in tanti territori d’Italia. Ma per un rilancio vero, come per tanti altri settori, e per sviluppare offerte e servizi sempre più avanzati e che parlino ad un pubblico ben più ampio della cerchia degli appassionati di vino, saranno decisive idee e proposte da sostenere anche l’utilizzo del “Recovery Fund”. E fare proposte concrete e condivise in questo senso è l’obiettivo di prospettiva del tavolo di lavoro che ha unito tante rappresentanze importanti della filiera, come Assoenologi, Città del Vino, Federvini, Movimento Turismo del Vino e Unione Italiana Vini (Uiv), e dal quale è nato anche il “super” Master di Enoturismo della “24Ore Business School”, progetto di insieme come pochi se ne vedono in Italia, sotto il coordinamento dell’avvocato Marco Giuri di Firenze, tra i massimi esperti della normativa che ruota intorno al vino, e la direzione scientifica di Donatella Cinelli Colombini, tra le pioniere del turismo del vino in Italia.

Un master che nasce dalla condivisione nell’individuazione dei bisogno formativi per il settore, e dei metodi per soddisfarli, perchè sarebbe imperdonabile per aziende, consorzi e operatori, non farsi trovare pronti a salire su un treno imperdibile per andare verso il futuro. “L’obiettivo è di innalzare velocemente la qualità dell’offerta turistica di cantine e territori del vino per trasformarli in locomotori di sviluppo per le loro aziende, i loro territori e tutto il turismo italiano” spiega il coordinatore del progetto Marco Giuri, che, da 22 anni, si occupa di diritto vitivinicolo e consulenza legale per cantine di tutta Italia, e che, dal 2016, segue la formazione del settore wine per la “24Ore Business School”, e, in questa veste, ha guidato il Master in Wine Hospitality n. 1, a Firenze, nel 2019. Nel 2020, lo stesso avvocato Giuri ha dato vita anche alla formazione per il Consorzio di Bolgheri Sassicaia. Esperienze che hanno messo in luce i bisogni formativi anche degli addetti alla wine hospitality e di quanti pensano al settore enoturistico per il loro futuro. Un settore cresciuto in poco più di 20 anni, che riguarda in Italia, dalle 25.000 alle 30.000 cantine aperte al pubblico e almeno 200 distretti enologici a forte vocazione turistica per i quali non esistono ancora figure professionali specifiche. “Si tratta di un comparto da oltre 2,5 miliardi di business, strategico per il nostro Paese, soprattutto con l’attuale crisi del turismo causata dal covid” ha spiegato Giuri sottolineando che “l’enogastronomia è la prima attrattiva verso l’Italia per i viaggiatori stranieri e i luoghi del vino sono gli unici immediatamente pronti a trasformarsi in destinations”.

A guidare le lezioni del Master sarà “un corpo docente interdisciplinare di altissimo livello formato da professionisti, accademici ed esperti di provenienza aziendale con l’obiettivo di creare i manager delle cantine turistiche e dei territori wine destination di tutta Italia”, spiega una nota (da Stefano Capurso, dg Dievole, a Gianni Cassetti, cfo della Ambrogio & Giovanni Folonari Tenute, da Enrico Chiavacci, direttore marketing Marchesi Antinori, a Dominga Cotarella della Famiglia Cotarella e fondatrice della Scuola di Alta Formazione di Sala Intrecci, da Giuseppe Festa, docente di wine business all’Università di Salerno, dall’architetto Alessia Garibaldi a Mirko Lalli, fondatore di Travel Appeal, da Albino Russo, dg Ance-Coop a Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing allo Iulm Milano, dallo chef Marco Stabile al Senatore Dario Stefàno, per nominarne alcuni).

La creazione di un progetto formativo per manager e addetti al settore finalizzato ad innalzare velocemente l’offerta enoturistica nazionale ha mosso alla costituzione di una cabina di regia, la cui direzione scientifica è stata affidata a Donatella Cinelli Colombini. Il Master, in avvio il 26 febbraio in “live streaming”, ha dunque precisi ed ampi obiettivi e intende perseguirli usando un corpo docente di altissimo livello e contemporaneamente attento alla quotidianità aziendale, ma anche capace di proiettare in avanti l’offerta enoturistica italiana. Un approccio didattico che coinvolge figure molto diverse: dal primo firmatario del dispositivo di legge agli attori che insegnano il linguaggio del corpo, all’esperto di neuromarketing che spiega come sollecitare sensi diversi dalla vista dando ai futuri manager della wine hospitality gli elementi per creare le esperienze enoiche richieste dai nuovi visitatori delle cantine. Alle lezioni frontali si uniscono virtual tour nelle più importanti cantine del territorio. Il taglio dei corsi aderisce ai caratteri specifici dell’offerta didattica della “24Ore Business School”, che, in oltre 25 anni di attività, ha formato 25.000 fra neolaureati, manager e professionisti, con tassi di conferma superiori al 95%, grazie ad un’offerta innovativa e differenziata per industry e aree tematiche.

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