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SULLA SPINTA DELLA PANDEMIA

Dai “giudizi” della critica, i vini italiani si scoprono “in evoluzione” anche nella logistica

In un mondo che ancora non riprende o quasi a decollare, il vino non ha mai smesso di viaggiare e nonostante le molte limitazioni non si è mai fermato
CRITICA ENOICA, FIERAMENTE, LOGISTICA, Italia
La pandemia rivoluziona la logistica (credit Vittorio Ubertone)

A giudizio di molti, non tutto il male viene per nuocere e anche di fronte alla crisi profonda e alle difficoltà non quantificabili che l’Italia sta vivendo a causa della pandemia, fondamentale è reagire. E, il made in Italy, con la sua intraprendenza e creatività, ha tutte le carte per farlo, contribuendo ancora una volta alla ripartenza del Paese. Sulla spinta dell’emergenza Covid, le riflessioni che si sono aperte sono molte, senza risparmiare nessun settore, e, all’interno di ognuno, rivalutando ogni aspetto. Per gli imprenditori, volendo trovare un lato positivo, questa crisi potrebbe avviare un percorso virtuoso nella risoluzione di quelle difficoltà che da sempre affliggono il settore del vino, dalla comunicazione al marketing, dai trasporti alla logistica, altrettanto fondamentali per l’internazionalizzazione e la promozione. E qui sta uno dei punti: dai “giudizi” della critica che, nell’impossibilità di farlo di persona, nei territori, nelle cantine, insieme ai produttori, da tutto il mondo ha continuato ad assaggiare i vini italiani, il merito va anche ad una logistica “in evoluzione”, che si è dimostrata efficiente e precisa. Non certo una cosa che si sente dire ogni giorno. In un mondo che ancora non riprende o quasi a decollare, il vino non ha mai smesso di viaggiare e nonostante le molte limitazioni - a partire dal blocco dell’Horeca - non si è mai fermato, arrivando direttamente nelle case dei consumatori, come in quelle dei critici che, in smart working, hanno continuato ad assaggiare e valutare le nuove annate, determinandone, che lo si voglia o no, il successo sui mercati.
Specie se si considerano quelle bottiglie che, singolarmente o “in groupage”, dovevano arrivare a destinazione per essere sottoposte alle valutazioni dei critici più influenti, in condizioni perfette e nei tempi giusti, l’aspetto della logistica diventa primario. “Con Fieramente, giovanissimo brand nato all’interno delle nostre società Bencienni srl Mail Boxes Etc. di Montevarchi, Firenze e Montalcino sfruttandone appieno la struttura logistica sviluppata per aziende agricole ed il servizio di spedizioni b2c (business to consumer), in particolare verso gli Stati Uniti - spiega a WineNews l’ideatore Alessio Piccardi, raccontando una case history - abbiamo creato anche il “b2j”, “business to journalist”, utilizzando il servizio di spedizioni al privato anche per i giornalisti internazionali. Un servizio che consente di consegnare direttamente i vini “door-to-door” in Usa come in tutto il mondo”. E se tra i destinatari, in pochi anni, ci sono “voci” della critica internazionale, “come Monica Larner, l’italian editor “The Wine Advocate”, il più influente e storico media della critica enologica mondiale (che ha creato il sistema dei punteggi nel vino, ndr), i guru James Suckling e Jancis Robinson, Kerin O’Keefe, l’italian editor dell’autorevole magazine Usa “Wine Enthusiast”, la “bibbia” enoica “Wine Spectator” e “Vinous”, la rivista online del celebre critico Antonio Galloni, passando per il magazine Uk “Decanter”, tra i mittenti-clienti accanto alle aziende ci sono tante Denominazioni italiane con i loro Consorzi, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, dal Chianti al Chianti Classico, da Bolgheri al Barolo e Barbaresco, dal Prosecco ai vini i Maremma, Morellino e Montecucco, dai vini d’Abruzzo al Sagrantino di Montefalco. E quando gli eventi ripartiranno, riprenderemo anche il servizio di logistica “dalla cantina alla fiera”, con la novità che ci saranno eventi reali e virtuali”.
La pandemia ha trasformato le relazioni commerciali in un business anche virtuale, tra l’aumento dei Wine Club, le degustazioni virtuali e il boom dell’e-commerce, “che necessitano obbligatoriamente di una specifica logistica - spiega - improvvisamente nel 2020 c’è stata una vera e propria esplosione delle spedizioni online, con il culmine a fine anno nelle festività, ed è riemerso con forza un servizio Italia. Oggi si guarda più alle tempistiche che ai costi. Il 2021 sarà molto simile, e dobbiamo essere pronti per rispondere alle esigenze di nuove tipologie di eventi e scadenze come San Valentino, i Black Friday o il Thanksgiving”. Altro aspetto fondamentale, il packaging, tra i settori imprenditoriali, che secondo un’indagine Nomisma, hanno dimostrato di saper correre quando l’economia nazionale si è fermata e porteranno l’Italia fuori dalla recessione: “con un’attenzione alla sostenibilità obbligata e non più prorogabile”.

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